Spettacolo a Parigi: a ballare è il Barcellona (3-2)

Nella foto: il tecnico del Barcellona Xavi - CREDITS UEFA - (Photo by Alex Caparros - UEFA/UEFA via Getty Images)

Armando De Paolis

E’ una Champions da paura perché dopo Real-City, ecco Psg-Barcellona, altra partita spettacolare. Il bello del calcio sbarca al Parco dei Principi: vantaggio catalano con Raphinha, ribaltato da Dembélé e Vitinha, poi è ancora il brasiliano a firmare il nuovo pari, mentre Christensen mette a segno il controsorpasso. Finisce 3-2 per il Barcellona.

Parte meglio il Psg con i francesi che però giocano troppo larghi e lasciano spazio alle ripartenze catalane. Donnarumma non è in serata, uscita a vuoto con l’incornata di Lewandowski a botta sicura, salva Nuno Mendes a un centimetro dalla porta. Slegata la formazione francese, con Mbappé troppo isolato anche se quando prende palla sono dolori. Ma a passare sono io catalani al tramonto della prima frazione, con Donnarumma che non riesce ad allontanare un pallone dalla propria porta, arriva Raphinha che fa 1-0 Barcellona.

Nella ripresa ci mette nulla il Psg a riportare il match dalla sua parte. Cenytro basso di Mbappè, libera, non bene, la difesa blaugrana, sui piedi dell’ex Dembelè che fulmina in rete. Il Psg aumenta i giri del motore e a stretto giro firma il sorpasso. Fabian Ruiz premia l’inserimento di Vitinha che con un destro mortifero brucia ten Stegen. La partita si accende, tanti errori da una parte e dall’altra. Il subentrato Pedri al primo pallone giocato, inventa un assit al bacio per Raphinha che con un sinistro morbido infila Donnarumma: 2-2. Dembelé sfiora il nuovo vantaggio per i parigini con un destro che muore a un millimetro dal palo. Xavi è fortunato con i cambi, e dopo Pedri, tocca a Christensen, appena entrato, regalare al Barcellona il successo. Angolo di Gundogan, testa del danese ed è 3-2 Barcellona. Finisce qui, ma non è finiota. Si decide tutto all’Olimpico di Barcellona il 16 maggio. E sarà un’altra notte spettacolo.

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