Coppa Italia. La Juve si rialza: 2-0 alla Lazio

Nella foto: esultanda Dusan Vlahovic (foto Carmelo Imbesi/Image Sport)

Augusto Riccardi

TORINO La prima semifinale di Coppa Italia è bianconera, con la Juventus che riscatta il pomeriggio amaro di campionato sempre con i biancocelesti, e batte nettamente la Lazio allo Stadium. Finisce 2-0 per la banda Allegri per effetto dei gol messi a segni dalla premiata Chiesa-Vlahovic. E la Juve va. Dopo un primo tempo complicato, i bianconeri vanno in estasi nella ripresa, la sbloccano e la chiudono. Ritorno il 23 aprile all’Olimpico.

Lo Stadium fischia Un primo tempo impalpabile da parte dei bianconeri, nervosi, timidi, con addosso il peso di un momentaccio. L’esatto contrario di una Lazio che col passare dei minuti prende in mano il boccino del gioco e crea qualche problema in più dalle parti di Perin. La Lazio perde subito Zaccagni, out dopo un contatto con Gatti, da valutare in chiave derby. La Juve non parte male e si procura un calcio di rigore che Massa prima assegna poi revoca dopo la visione al Var per posizione irregolare di Cambiaso, nel frattempo steso da Vecino. Patric tocca il pallone prima dello juventino e di fatto lo tiene in gioco, ma Massa ha deciso per l’involontarietà della deviazione. Episodio che fa discutere. La Juve ha accusato il colpo, ha lasciato campo alla Lazio che prima dell’intervallo ha colpito una traversa con un colpo di testa di Luis Alberto. E all’intervallo, solo fischi per i bianconeri.

Svolta bianconera Ripresa e altra Juve in campo, più decisa e determinata. Tanto che la sblocca subito anche per una colossale ingenuità biancoceleste. lancio di cinquanta metri di Cambiaso che trova impreparata la retroguardia laziale, si infila nello spazio Chiesa che in area apre il destro e infila Mandas. Cambia l’inerzia della partita, Juve adesos più tranquilla. Vlahovic esagera e viene murato in area, poi però sbaglia nulla in occasione del raddoppio. Mette a sedere Casale e con un sinistro chirurgico infila l’angolino: è il 2-0 con il quale si chiude la partita. La Juve ci prova ancora con Gatti che sfiora il colpo grosso. Poi, tanta accademia fino alla fine. Vince la Juve, ed è una bella ipoteca sulla finale. Ritorno il 23 aprile alloi stadio Olimpico.