Napoli sparito: l’Atalanta banchetta al Maradona

Nella foto: esultanza Gianluca Scamacca (foto Carmelo Imbesi/Image Sport)

Francesco Raiola

Ancora un flop del Napoli a Fuorigrotta con gli azzurri che cadono per 3-0 contro l’Atalanta grazie alle reti nel primo tempo di Miranchuk e Scamacca e al sigillo di Koopmeiners nel finale di gara. Fischi del Maradona con i tifosi che abbandonano lo stadio in anticipo. Ennesima pagina nera di una stagione da dimenticare, con l’aggravante di essere campioni di Italia in carica.Maradona stretto al Napoli anche nella vigilia Pasquale nella sfida contro l’Atalanta con quasi 50.000 tifosi. Calzona conferma le previsioni schierando Mario Rui a sinistra con Juan Jesus e Rrhamani centrali, in mediana conferma per Traorè, mentre in attacco c’è Raspadori con Osimhen e Politano. Mischia le carte invece Gasperini che sposta in difesa Hien con Scalvini e Kolasinac, esterni Zappacosta e Hateboer con De Roon ed Ederson in mediana. In attacco Scamacca con Pasalic e Miranchuk, Koop meiners in panchina. Napoli per protesta senza patch antirazzismo sulla maglia e tutti i calciatori in ginocchio all’inno della Lega.

Match subito vivo con l’Atalanta subito vicina al gol con Miranchuk che sugli sviluppi di un contropiede si infila sulla destra e colpisce il palo alla sinistra di Meret. Dopo il pericolo sventato il Napoli prova a prendersi il possesso palla e si rende pericoloso due volte con Osimhen ma Carnesecchi gestisce senza grossi problemi. Prima della mezz’ora però passa l’Atalanta: batti e ribatti in area azzurra incerta la difesa, Meret poco reattivo, arriva Miranchuk che insacca. Dubbi sulla posizione di Scamacca, ma per Pairetto è tutto regolare. Reazione rabbiosa degli azzurri che sfiorano subito il pari con Osimhen fermato da Carnesecchi in uscita bassa con Politano che prova a ribadire in rete, ma la difesa salva sulla linea. Bergamaschi vicino al raddoppio con Pasalic ma stavolta è reattivo Meret che in uscita prende la palla e anticipa il croato. Ammonito Osimhen per proteste. Lo stesso Osimhen viene travolto da Hien, e sullo sviluppo dell’azione Scamacca trova l’angolino e raddoppia. Proteste del Napoli anche per l’intervento in anticipo duro dello stesso Scamacca su Juan Jesus ma Pairetto convalida,  la Var da Lissone è silente e il primo tempo si chiude con il doppio vantaggio atalantino fra i fischi assordanti del Maradona.

Cambia Calzona nell’intervallo: fuori Raspadori e Traorè, dentro Ngonge e Zielinski. Ammonito subito Kolasinac che ferma Mario Rui. Sfortunato il Napoli subito dopo che colpisce ben due pali nella stessa azione: prima Zielinski al volo e poi Osimhen che devia una conclusione di Lobotka. Gasperini perde Zappacosta per infortunio, dentro Ruggeri al quarto d’ora, fuori anche Scamacca dentro Lookman, e anche Koopmeiners per Pasalic. Poco dopo out anche Kolasinac per Djimsiti,  mentre Calzona inserisce Lindström per Politano. Proprio Lindström subito pericoloso su assist di Osimhen, anticipato di un soffio in angolo da Scalvini, che si fa male e al suo posto entra Toloi. Prova il tutto per tutto Calzona che toglie Anguissa per Simeone nel quarto d’ora finale, ma è l’Atalanta che sfiora il terzo gol con Lookman ma Meret è bravo a sventare il tiro del nigeriano. Risponde due volte l’altro nigeriano Osimhen con Carnesecchi che di piede prima e poi in volo dopo nega il gol al Napoli. Ammoniti anche Koopmeiners e Di Lorenzo. Lo stesso Koopmeiners chiude il discorso nel finale con il terzo gol che aumenta il passivo.

Azzurri che abbandonano ogni pretesa Champions mentre l’Atalanta consolida posizione e ambizioni. Il Napoli deve cominciare a progettare e programmare la prossima stagione.