Marassi, Reggio Emilia e Cagliari: sfide da brividi per la salvezza

Nella foto: Eusebio Di Francesco (foto Domenico Cippitelli/Image Sport)

Paolo Dani

C’è ansia in vicolo ritorno, laddove l’obiettivo non è quello dorato dell’Europa, ma quello altrettanto importante che porta alla permanenza nella massima serie. E la giornata di Pasqua, a cavallo tra il Sabato Santo e il lunedì della Resurrezione, porta in dote sfide che possono incidere in maniera indelebile sul futuro di questo campionato. Le partite di cartello si giocano in particolar modo a Marassi (Genoa-Frosinone), Reggio Emilia (Sassuolo-Udinese) e in Sardegna (Cagliari-Verona). 

Tensione altissima per sfide che valgono molto in chiave salvezza. La sterzata decisiva la vuole dare il Sassuolo, suo malgrado penultimo in classifica, atteso al Mapei dall’Udinese che ha un margine di tre punti sulla zona salvezz e quindi non può permettersi di rilassarsi. Ma per gli emiliani vale oro, dopo una stagione travagliata, inimmaginabile, che vede la squadra neroverde in piena bagarre per la permanenza in serie A. Abituata a lottare per ben altri obiettivi, ma sempre lontano da particolari assilli, il Sassuolo è chiamato a risorgere dalle ceneri di una stagione maledetta. Contro l’Udinese si gioca il futuro, perché vincere significherebbe ritrovare punti, ma soprattutto fiducia.

La stessa che insegue il Frosinone che sale a Marassi per affrontare il Genoa con il quale ha diviso lo scorso anno gli onori della promozione. Due squadre con spirito diverso. Liguri tranquilli a 34 pounti nel cuore della graduatoria. Gioca bene e si diverte il Genoa di Alberto Gilardino, l’esatto contrartio del Frosinone di Eusebio Di Francesco che ea partito benissimo, ma che ha accusato nella parte discendente del campionato troppe battute a vuoto. Ciociari terzultimi, un punto sotto l’Empoli. Va da sè l’importanza della gara che vale per entrambi, ma che il Frosinone non può permettersi di perdere. Genoa permettendo.

Altra sfida da btrividi alla Domus Arena di Cagliari dove arriva i Verona. Appaiate a quota 26, ai margini del baratro. Chi si fermas è perduto, con il Cagliari che viole sfruttare il fattore campo per mettere la freccia e in discesa il suo finale di stagione. Ma il Verona è in netta ripresa e non sarà l’agnello sacrificale sull’altare dei sardi di Claudio Ranieri. 

Rischia tanto l’Empoli di scena a San Siro contro la lanciatissima capolista Inter, il peggior avversario che potesse capitare ai toscani. Come non sarà facile per il Lecce che ospita la Roma, ma in casa i salentini hanno dimostrato di avere una marcia in più. Perché vincere lunedì significherebbe allontanarsi definitivamente dalla zona calda. Ma contro la Roma, sarà tutt’altro che facile.

Della Salernitana, ormai condannata, abbiamo detto. Gioca in casa del Bologna dei miracoli. Portare via punti dal Dall’Ara, equivale ad un vero miracolo calcistico. 

A chiudere la giornata calcistica pasquale, Torino-Monza, sfida tra due squadre che navigano nel cuore della graduatoria, lontano da particolari assilli. Entrambe giocano bene e sono a ridosso della Lazio e l’inyento è quello di chiudere nel migliore dei modi una stagione tutto sommato positiva e perché no, provarci fino alla fine ad accarezza il sogno Conference League. Hai visto mai.

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