UCL. Risveglio Napoli: col Barcellona è 1-1

Nella foto: l'esultanza di Victor Osimhen (foto Image Sport)

Francesco Raiola

Torna Osimhen e torna il Napoli che esce imbattuto dal Maradona contro il Barcellona. Finisce uno a uno a Fuorigrotta: tutto nella ripresa, a Lewandowski risponde Osimhen e tutto viene rimandato al ritorno in Catalogna. Segnali di risveglio per il Napoli che tiene testa ai catalani e si giocherà tutto nella gara di ritorno. Buon esordio di Calzona. Atmosfera delle grandi occasioni al Maradona per la gara di andata degli ottavi di Champions League tra Napoli e Barcellona nel nome di Diego. Per la prima di Calzona torna il 4-3-3, con Meret fra i pali, Di Lorenzo e Olivera esterni, Rrhamani e Juan Jesus centrali, Lobotka regista con Cajuste e Anguissa interni, tridente con Politano, Kvaratskhelia e il rientrante Osimhen. Sorprende invece Xavi, con Lewandowski, Yamal e Pedri nel tridente, Gundongan, Christensen e De Jong in mediana, linea difensiva composta da Cancelo, Martinez, Araujo e Koundè davanti a ter Stegen. 

Inizio di marca blaugrana con il Barça che prova subito a far valere la sua qualità con pressing altissimo. Da un errore di Cajuste nasce la prima occasione di Yamal il cui tiro è parato da Meret. Napoli farraginoso con il pallone che sembra scottare fra i piedi degli azzurri. Primo giallo del match per De Jong che ferma un’azione combinata fra Politano e Di Lorenzo. Due occasioni a metà tempo per il Barcellona in un minuto prima di Lewandowski e poi di Gundogan con Meret che salva in entrambe le occasioni il Napoli. Si scuotono gli azzurri che provano a prendere spazi e sopravvento territoriale levando la patina di paura ma non riescono a creare grossi grattacapi a ter Stegen. Primo tempo che si chiude a reti bianche. 

Si rientra con gli undici invariati per Calzona e Xavi. Il canovaccio non cambia con possesso palla Barça e Napoli in attesa e attento, ma l’imbucata di Lewandowski arriva al quarto d’ora quando il centravanti polacco servito spalle alla porta da Pedri, si gira e infila Meret alla sua destra. Barcellona avanti di un gol. Gli azzurri destabilizzati rischiano subito grosso ma Meret non senza incertezze salva su un tiro di Gundogan dal limite in angolo. Doppio cambio a metà ripresa per Calzona: fuori Cajuste e Kvaratskhelia dentro Lindström e Traorè. Cambi che scuotono la squadra e gli azzurri cambiano ritmo e il pareggio arriva dopo dieci minuti: Anguissa ruba palla a centrocampo, serve Osimhen che fa fuori Martinez e buca ter Stegen. Tutto in parità. Cambia subito Calzona: fuori proprio Osimhen per Simeone e dentro anche Raspadori per un esausto Politano. Il Maradona trascina il Napoli e Lobotka viene fermato al limite: giallo per Christensen, la punizione di Raspadori si ferma sulla barriera. Cambia Xavi, fuori Yamal dentro Rafinha. È un Napoli trasformato che prova a vincerla: Anguissa di testa su corner sfiora la traversa. Nel Barcellona fuori Christensen e Pedri dentro Romeu e Joao Felix. Ci prova anche Simeone: tiro alto sulla traversa. Quattro di recupero concessi dal fischetto tedesco dove Gundogan fa tremare il Maradona con un tiro a giro che fa la barba al palo.

Discorso qualificazione rimandato a marzo, ma arrivano segnali di miglioramento del Napoli che rischia poco in difesa, pecca ancora dal punto di vista della condizione atletica, ma recupera finalmente Osimhen subito decisivo. Buone le sostituzioni di Calzona che cambia ritmo e inerzia alla gara mostrando coraggio inserendo Lindström e Traorè per Kvaratskhelia e Cajuste. Esce fra gli applausi il Napoli che ritrova fiducia e calore. Il 12 marzo ritorno in Spagna.

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