La Juve stecca ancora: 2-2 a Verona

Nella foto: l'esultanza di Adrien Rabiot e Dusan Vlahovic (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Augusto Riccardi

Altro che riscatto. La Juve frena ancora e a Verona rischia addirittura di perdere contro una squadra impegnata nella lotta salvezza, esattamente come Empoli e Udinese. Due punti in quattro partite, con due sconfitte (Inter e Udinese) e due pari (Empoli e Verona) che non hanno fatto altro che amplificare il momentaccio bianconero. Al Bentegodi finisce 2-2, con la Juve che doveva tenere il passo dell’Inter, vittoriosa ieri contro la Salernitana, ma che ha portato ad un solo punto che ha allungato la forbice con la vetta: Juve a -9, troppo, con l’Inter che deve anche recuperare una partita. E il Milan è pronto a mettere la freccia, perché vincendo domani a Monza, può prendersi il secondo posto. Male, molto male. Allegri infuriato, in un mese dilapidato un patrimonio e la certezza di poter competere fino alla fine per lo scudetto. Bene il Verona. Se l’è giocata a viso aperto e ha conquistato un ounto d’oro in chiave salvezza. Che fa classifica e tanto morale.

Verona a viso aperto Partita non facile, ma lo si sapeva, con il Verona impegnato nella lotta salvezza. I veneri partono forte e sorprendono la Juve giocando a viso aperto, senza tatticismi. Il Verona la sblocca subito con il nigeriano Folorunsho che sorprende Szczęsny con un tiro di collo mancino. La squadra di Allegri reagisce reagisce subito e alla mezz’ora trova il pari su calcio di rigore per un braccio largo di Tchatchoua su conclusione di Kostic. Impeccabile la trasformazione di Dusan Vlahovic: 1-1.

Botta e risposta in tre minuti Il Verona continua a non difendersi e se la gioca. E dopo una manciata di minuti i veronesi trovano il nuovo vantaggio. Verticalizzazione improvvisa dei gialloblù, con Folorunsho che serve Noslin che con un rasoterra di prima intenzione gela ancora il portiere polacco della Juve: 2-1 Verona. La partita si scalda, Locatelli approfitta di un erroraccio veronese in uscita, serve Rabiot che con un sinistro sporco infila il 2-2 con un diagonale sul secondo palo. La partita decolla perché vogliono vincerla. Ci prova Chiesa, sinistro alto, poi Montipò salva coi piedi sullo stesso Chiesa. Sei di recupero, dove succede nulla se non la festa veronese per un punto inatteso, ma anche voluto, che vale tanto in chiave salvezza. Male la Juve che stasera vede l’Inter in testa a +9 e il sogno scudetto svanire definitivamente.

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