Marco Grande
La strada per l’inferno, come ci ricorda il filosofo Karl Marx, è lastricata di buone intenzioni. Esattamente come la strada per la salvezza del Frosinone di Di Francesco. Il problema, però, è che tra le intenzioni e la realtà effettiva spesso il percorso può essere tortuoso. A maggior ragione se l’avversario è una Roma che ha letteralmente ripreso a splendere dopo la cura antidepressiva avviata con l’avvento di Daniele De Rossi in panchina. Domani (match in programma alle ore 18 allo Stirpe), i ciociari sono chiamati ad una vera e propria prova di forza nel derby contro i giallorossi. L’ennesima, dopo quella recente non andata in porto contro il Milan, cui ha seguito la disfatta di settimana scorsa rimediata, al Franchi, per mano della Fiorentina. Prioritario, per la neopromossa, sarà quindi ritrovare la via dei punti, sfruttando il fattore Stirpe: venti dei ventritrè punti conquistati dal Frosinone, infatti, provengono dalle mura amiche. Una vera e propria fortezza, che la Roma proverà a minare.
Di Francesco questo lo sa, ma non vuole affatto alibi: “Non potremo non avere ferocia e cattiveria – afferma il tecnico pescarese in conferenza – ma anche l’organizzazione sarà aspetto essenziale che non potrà venire meno, nonostante con noi, dietro, ci siano soltanto quattro convocati, due centrali difensivi e due terzini”.
Domani sarà di fronte il passato di quella Roma che è stata e che tanto ha fatto sognare, appena sei anni fa, in quelle notti europee di fuoco. Di Francesco e De Rossi, allora, viaggiavano sulla stessa nave, condotta dal tecnico pescarese e capitanata dal centrocampista romano. Insieme hanno sognato e fatto sognare, sono stati gli indiscussi protagonisti della rimonta al cardiopalmo inflitta a Messi e al suo Barcellona, all’Olimpico. Loro, i principali artefici di una grande e memorabile cavalcata, interrotta soltanto in semifinale contro il Liverpool, che si ritrovano insieme su un prato verde. Per novanta minuti, però, entrambi saranno costretti a mettere da parte le emozioni e i sentimenti, privilegiando la strada del lavoro. Quel lavoro che ha già portato Di Francesco nel cuore dei tifosi frusinati e che, al tempo stesso, sta regalando un vero e proprio sogno a De Rossi. Che soltanto due mesi fa era spesso impegnato nei campi di padel della capitale, prima che il suo nome venisse scelto dai Friedkin per riportare la Roma, di cui è stato leggenda in campo, nelle piazze di vertice del campionato. Questa volta, però, come guida tecnica.
Ed anche Di Francesco è conscio delle potenzialità, in panchina, in capo al suo ex giocatore: ” La sua Roma – afferma – sta giocando bene ultimamente. Merito del lavoro di Daniele, che col suo arrivo ha portato nella capitale un fraseggio di qualità. Grazie a lui, inoltre, adesso la sua squadra porta molti più uomini a ridosso dell’area”.
Ecco perché per il Frosinone sarà ancor più difficile far punti domani. Perché gli avversari, in questo clima di gioia, hanno ritrovato la motivazione. Non c’è altra strada, però. Anche perché il prossimo impegno dei ciociari coincide con la trasferta dello Stadium contro la Juventus. Nonostante questo, comunque, la classifica è ancora alleata dei laziali, anche se il tempo della riconoscenza sta per terminare: dietro, infatti, iniziano a correre, dato che la serie B nessuno la vuole. Ed il rischio di vanificare un girone di andata magistrale, per la squadra di patron Stirpe, obiettivamente c’è.
Proprio per questo Di Francesco ha lavorato molto, in settimana, sull’aspetto psicologico: “Non è vero – prosegue- che il nostro campionato inizi a marzo, terminato il filotto di partite ostiche, perché questo significherebbe che non siamo in grado di giocarcela con tutti. Questa settimana ho deciso di non dare il giorno libero ai ragazzi ma, piuttosto, di lavorare insieme a loro. Dobbiamo ricordarci chi siamo, da dove veniamo e, inoltre, essere consapevoli che di momenti come questi, nell’anno, possono esserci. Il campionato finisce a maggio, non ora. Per noi è prioritario ritrovare lo spirito dell’inizio, quando allo stadio si veniva con leggerezza”.
Intanto, allo Stirpe, c’è sia il tutto esaurito che tutti gli ingredienti per una partita che si preannuncia ricca di spettacolo. Il Frosinone proverà comunque a fare la sua gara, motivato dall’importanza della sfida. Le grandi, in terra ciociara, quest’anno hanno sempre sofferto. Ed anche la Roma, che rientra in questo elenco, è avvisata.
Fischio d’inizio domani alle ore 18 allo Stirpe. Arbitra il signor Antonio Giua della sezione di Olbia.