Massimo Ciccognani
ROTTERDAM Coraggiosa e volitiva, la Roma resiste nel fortino olandese del De Kuip, fa 1-1 con il Feyenoord e rimanda la qualificazione al ritorno all’Olimpico. La Roma interpreta bene la gara, fa vedere nella prima frazione le cose migliori, colpisce una traversa con Paredes e crea un altro paio di occasioni, prima di cadere maldestramente in pieno recupero per un gol di Paixao lasciato solo in area. Nella ripresa sistema tutto Lukaku, che di testa firma il pari.
De Rossi ne cambia cinque Il fascino della prima volta da allenatore per Daniele De Rossi che esordisce in Europa contro il Feyenoord. Rispetto alla gara contro l’Inter, il tecnico della Roma ne cambia cinque: fuori Rui Patricio, Hujisen, Angelino, El Shaarawy e Cristante. Tra i pali c’è Svilar. Davanti a lui nel 4-3-3, torna Llorente centrale in coppia con Mancini, mentre sugli esterni tocca a Karsdorpe e Spinazzola. In mezzo Bove, Paredes e Pellegrini (Cristante in panchina per problemi alla schiena), mentre davanti ci sono Zalewski e i confermatissimi Lukaku e Dybala. Nel Feyenoord, il tecnico Arne Slot deve rinunciare, almeno in partenza al gioiello Santiago Gimenez, capocannoniere con 21 reti finora segnate in ventotto partite giocate. Autentico pezzo da novanta del mercato: vale 50 milioni dopo essere stato pagato appena sei. Formazione olandese (4-3-3) con Wellenreuther tra i pali, Nieuwkoop, Beelen, Hancko e Hartman dietro. In mezzo Wieffer, Zerrouki e Stengs, tridente offensivo affidato a Minteh, Ueda e Paixao. Arbitra il romeno Popescu. Atmosfera caldissima al De Kuip.
Doppia fredda nel recupero Il benvenuto alla Roma è tutto nello striscione esposto nella “sud” olandese: “At my signal, unleash hell”, con tanto di citazione del Gladiatore Massimo Decimo Meridio, ovvero “al mio segnale, scatenate l’inferno”. Ed inferno è stato,col pubblico del De Kuip che ha fatto del suo catino un inferno. Ma la Roma non lo ha sofferto. Anzi. La Roma parte forte e lascia agli olandesi un po’ di possesso ma zero occasioni da rete. Quelle sono romaniste, con Pellegtrini che arriva a tu per con il portiere olandese ma non riesce a ribadire in rete. La Roma ha la grande occasione a cinque dalla fine, quando Paredes calcia da fuori, botta infernale che si stampa sulla traversa. Poi salvataggio del portiere di casa su Dybala. Due di recupero e all’improvviso, ecco la doccia fredda per i giallorossi. Hartmann crossa perfettamente dalla sinistra, Paixao, lasciato colpevolmente solo al centro dell’area, stacca di testa e infila Svilar a pochi secondi dal duplice fischio. E sale l’amarezza per il gran primo tempo, autoritario dei giallorossi, beffati proprio prima di rientrare negli spogliatoi.
Lukaku ci mette la testa Cambia l’inerzia della partita, ma non il canovaccio, con la Roma che ci prova subito con Dybala, palla alta. Baricentro alto per i giallorossi, Dybala illumina e la Roma spinge nella metà campo olandese. La Roma recupera palloni in quantità industriale in mezzo, il Feyenoord è più attento ma sempre pronto a pericolose ripartenze. Arrivano i cambi: il Feyenoord richiama Minteh e Ueda, dentro Lingr e Gimenez, mentre nella Roma fuori Zalewski, dentro El Shaarawy. Karsdorp mette in mezzo, troppo corta per Lukaku. Ma il belga ha subito l’occasione per timbrare il cartellino. Centro di Spinazzola, con Lukaku che vince il duello aereo con Hancko e mette dentro: 1-1
La qualificazione si decide all’Olimpico Dybala ci prova su punizione a giro, palla fuori di non molto. Fuori Stengs dentro Ivanusec negli olandesi che inseriscono anche Read e Milambo per Nieuwkoop e Paixao, mentre De Rossi richiama Karsdorp, dentro Celik. Dieci alla fine. Rimane a terra Svilar mentre alza la voce il De Kuip chiamando i biancorossi all’ultimo assalto. Fuori Bove e Dybala, dentro Cristante e Baldanzi, quando il cronometro dice che ne mancano tre al triplice fischio. Assalto finale del Feyenoord, gran botta ravvicinata di Gimenez, Svilar c’è. Sette di recupero. Ivanusec direttamente su calcio piazzato da posizione decentrata, centra il palo. Assalto finale degli olandesi, Roma compatta, Lukaku prova io controgioco per Dybala, palla troppo lunga. Non c’è un attimo di respiro, ma occasioni non ce ne sono. Finisce 1-1, adesso tutto sulla partita dell’Olimpico.