UCL. La Lazio mette a nudo i limiti di un Bayern in crisi profonda

Nella foto: esultanza Immobile (Foto Stefano Doffizi)

Guglielmo Guidi

Cinque giorni per certificare una crisi: dal Leverkusen alla Lazio. Il Bayern è a pezzi. Secondo in Bundesliga a cinque punti dal Bayer che sabato gli ha rifilato tre sberle, sconfitto all’andata degli ottavi di Champions dalla Lazio, che ha fatto quello che deve fare. Attendere per poi colpire un avversario apparso sulle gambe, senza gioco e senza idee. E la poltrona di Tuchel, adesso è davvero a forte rischio, perché dalle parti di Allianz Arena, non sono abituati a certi sfraceli. All’Olimpico finisce 1-0 e a decidere è un gol del solito Ciro Immobile su calcio di rigore.

Le scelte Sarri (4-3-3) conferma il tridente offensivo con Immobile, Isaksen e Felipe Anderson. In mezzo Vecino non ce la fa, si ferma durante il riscaldamento e in campo va Cataldi a completare il reparto con Guendouzi e Luis Alberto. Dietro coppia centrale formata da Gila e Romagnoli davanti a Provedel, con Marusic e Hysaj esterni. Thomas Tuchel si affida al suo 4-2-3-1. Davanti c’è Harry Kane e alle sue spalle Sané, Muller e Musiala.  Intermedi Kimmich e Goretka. Dietro, davanti a Neuer, Mazraoui, l’ex Napoli Kim, Upamecano e Guerreiro. Direzione di gara affidata al francese Letexier.

Bayern impalpabile La paura fa novanta anche se ti chiami Bayern Monaco. Squadra timida che ancora risente della pesantissima sconfitta di Leverkusen. Tanto possesso palla ma zero occasioni, e le poche non fanno male. Kane manda alto. Lazio che attende, brava a non scoprirsi per poi partire in contropiede. Sané fa gridare al gol, ma la sua conclusione finisce di poco fuori. E prima dell’intervallo, brivido per la Lazio, con il Bayern che va via in campo aperto, conclusione di Musiala che da buona posizione sbaglia tutto.

Rigorosamente Immobile La Lazio capisce che il Bayern è in difficoltà e prova ad attaccarlo. Ci prova Isaksen che si ritrova solo davanti a Neuer dopo un passaggio illuminante di Luis Alberto, ma perde l’attimo. Bavaresi che continuano a sbagliare molto, cio prova Kane a destare i suoi dal torpore, mancando di poco il bersaglio grosso. Lazzari prende il posto di Hysaj fermato da un problema alla caviglia. Prova a scuotersi il Bayern con un’azione alla mano che mette in condizione Mazraoui di battere a rete, salva Guendouzi. Dal nulla esce il vantaggio laziale. Palla che sembrava persa dopo l’indecisione di Immobile, ma Upamecano interviene fallosamente su Isaksen. Rosso per il bavarese e calcio di rigore. Immobile non sbaglia e Lazio in vantaggio a venti dalla fine, con il Bayern in dieci uomini. Adesso  è un’altra partita col Bayern costretto ad attaccare per provare a riprenderla. Fuori Goretzka, dentro De Ligt, mentre Sarri richiama Immobile e Isaksen per inserire Pedro e Castellanos. La Lazio tiene palla e gestisce il vantaggio, tedeschi in evidente difficoltà. Fuori anche Luis Alberto per Kamada, mentre nel Bayern è il momento di Choupo-Moting e Tel, poi Patric rileva Gila nella solita girandola di cambi. Disperato l’assalto finale del Bayern con la punizione velenosa di Kane deviata in angolo dalla barriera. Cinque di recupero. Bayern a testa bassa, Lazio in controgioco pericolosa prima con Felipe Anderson poi con Pedro, che legittimano il successo biancoceleste. Finisce 1-0. Esulta la Lazio che ci ha creduto e alla fine ha vinto. E il 5 marzo a Monaco, parte da un vantaggio importante. E lì dovrà far valere tutte le sue doti. Il Bayern, si può battere ancora.

Cartoline dall’Olimpico

Nella foto:Isaksen (Foto Stefano Doffizi)
Nella foto: Manuel Neuer (Foto Stefano Doffizi)
Nella foto: l’esultanza biancoceleste (Foto Stefano Doffizi)
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