E se avesse ragione Mourinho?

Stefano Sale *

Un generale senza esercito lasciato solo a combattere contro il Sistema. Dicevano che si doveva calmare, che non c’era nessuna irregolarità, che il sistema arbitrale era limpido. Etichettato come imbecille, lamentoso e cospiratore. Anche stavolta ha avuto ragione lui.

Era l’unico che tentava di proteggerci dai sicari che ci mandavano ogni domenica. Era quello che veniva preso di mira mentre i suoi colleghi erano graziati per molto peggio. Era quello che ogni romanista avrebbe voluto fare nel dopopartita a Budapest. Ora è stato allontanato da chi non si era mai schierato al suo fianco. È stata una decisione politica questa presa dai Friedkin, sulla falsariga di quando Franco Sensi fu costretto a mandare via Zeman quando attaccava il sistema calcio e le farmacie. Il potere non perdona, al gioco partecipi se ti attieni alle loro regole.

Josè Mourinho era diventato scomodo anche per il Presidente Dan, da quella notte di Budapest. Il sostegno del popolo romanista lo ha però sempre tenuto a galla, fino al maledetto derby di Coppa, ghiotta opportunità per sferrare l’attacco nel momento di maggior debolezza e perdita di consensi. L’arrivo del figlio di Roma, ovvero DDR, è stata la pezza antifulmine, una genialata per sbarazzarsi dell’ingombrante Josè.  

Ora abbiamo voltato pagina. Daniele De Rossi è stato alquanto fortunato, con solo 17 partite da allenatore – in serie B – ed pure un esonero sul groppone – ora si è ritrova catapultato sulla panchina giallorossa. Un rischio enorme per noi, una grande opportunità per lui. 

Dicono che si sarebbe dovuto rifiutare, per come hanno cacciato Mourinho e per come lo stiano usando come specchietto. Secondo me da tempo era già programmato il cambio. Daniele ha fatto bene, la Roma non si rifiuta, come disse King Claudio Ranieri. 

Buona la prima contro il Verona, risultato alla mano. Primo tempo ad alta intensità e due gol, ma secondo tempo da dimenticare, difesa sbandata, sovrastati dal Verona e fortunati alla fine a portarla a casa. Non molto distante da come le cose andavano con Mou. Sono poi tornati anche i lungodegenti e qualcuno si è magicamente rimesso in moto. Sappiamo che Mourinho dalla carota era passato al bastone, è quindi comprensibile che qualche calcio-attore si fosse risentito e magari lamentato con la società. L’importante è che ora ci sono pronti a dare una mano. 

L’amichevole in Arabia, qualche movimento di calciomercato, lunedì sera a Salerno. Allo stadio col Verona eravamo confusi per i tanti cori a Mourinho, al bentornato a Daniele e ai fischi per qualche giocatore. Ora speriamo di ritrovare subito compattezza, anche perchè gli obiettivi sono sempre gli stessi, quarto posto e finale a Dublino. Non sarà mai ridimensionamento. E mai sarà colpa di Daniele. Forza Roma.

*Roma Club Dublino, tifoso Roma