Stefano Sale *
Niente deja-vu. Alla faccia dei gufi davanti la TV. La Roma approda ai quarti di finale di Coppa Italia, mercoledì prossimo, per un insolito derby all’Olimpico contro la Lazio. Questa volta non basta una buona Cremonese, squadra del campionato cadetto, ed una Roma distratta, come lo scorso anno. Ma con una simile sofferenza. Ci sono volute le solite giocate dei campioni, subentrati nella ripresa, per portarla a casa. Ed un rigorino che accettiamo di buon grado, visto che da noi non succede mai. Una partita comunque dagli spunti interessanti, per fare delle riflessioni. Intanto, che viviamo in uno stato di emergenza totale, tra infortunati, lungodegenti e giocatori in partenza per Coppa D’Africa e Coppa D’Asia. Una Roma inventata di sana pianta, che comunque anche nel primo tempo qualche ottima occasione l’ha avuta, non sfruttata ma anche per sfortuna. La squadra vive nella sua esigenza attuale, senza difensori centrali, con soli 3 centrocampisti, senza cambi, con gli adattamenti ed i vari “bambini” Primavera. Smalling non gioca da 20 partite, Kumbulla non c’è da un anno, come Abraham, ora N’Dicka, Aouar e Azmun via con le nazionali, Sanches non pervenuto, Cristante e Llorente adattati, Mancini con la pubalgia ed altri con le cartelle cliniche in mano. Mourinho costretto a cambiare sistema di gioco e disposizione in campo. Il 3-5-2 iniziale non ha convinto per la manovra lenta e frammentata, troppi fraseggi sbagliati e lanci in profondità per quasi nessuno. Nella ripresa cambia la musica con un camaleontico 2-4-2, l’agonismo di Kristensen, Dybala con le sue invenzioni, il gatto persiano Azmoun con le imbucate per Lukaku, che finalizza. Un modulo di reazione, utile solo per recuperare il risultato, non proponibile in altri contesti. La sconfitta con la Juve poteva essere un pareggio, un episodio ha fatto la differenza. Ora, ci sarà da soffrire tutti insieme da qui in avanti, ci aspetta un trittico difficilissimo, Atalanta, Derby e Milan in 7 giorni. Resistere per poi rialzarci. Forza Roma.
*Roma Club Dublino, tifoso Roma