Robert Vignola
L’Udinese frantuma agevolmente i sogni di gloria del Bologna, capitalizzando al massimo una prova di freschezza fisica e mentale. Molto atteso l’undici di Motta, seguito da tremila tifosi festanti, ma sono i padroni di casa a fare il match. Lovric pianta grane sulla destra, la pressione è crescente, Skorupski deve salvare prima su Ebosele poi su Kamara in corner. Dagli sviluppi dell’azione successiva il portiere devia la staffilata di Pajero, ma sulla respinta Pereyra è pronto e sigla il giusto vantaggio zebrato. Il Bologna tenta di riorganizzarsi, finisce però assai largo un tentativo di testa di Calafiori sul cross (direttamente dalla bandierina) di Saelemaekers. Più pericoloso Zirzkee che calcia alto sulla sponda di Posch. L’Udinese però, con un ispirato Pajero, continua invece a collezionare tiri in porta veri e a tenere alta la pressione.
L’intervallo non porta consiglio nello spogliatoio rossoblù, anzi il naufragio si materializza subito dopo l’intervallo: azione insistita, tiro sbilenco di Lovric che però finisce sui piedi di Lucca, la cui deviazione è vincente. Altro giro, altra esultanza: contropiede sulla solita fascia destra, Pajero s’avventa sul pallone sputato dalla difesa e fa tris. Ebosele su un’altra ripartenza si deve invece accontentare del corner. Solo ora Motta si sveglia, Aebischer, Fabbian, Orsolini e Lucumì prendono il posto di Posch, Kristiansen, Saelemaekers e Moro. Arriva solo ora il primo tiro in porta, di Urbanski, centralissimo. Cioffi ha la gara saldamente in pugno, ecco Zaraga per Ebosele e più tardi Thauvin e Samardzic per Walace e Pereyra. Motta, che aveva già portato la difesa a tre, si mangia un altro suo dogma inserendo Van Hooijdonk al fianco di un frustrato Zirkzee (esce Urbanski), che da posizione decentrata va subito vicino al gol. Anche il figlio d’arte ci prova, tentativo centrale. Nel finale in campo anche Masina e Success (applausi per Lucca e Kamara). Fabbian due volte e Aebischer falliscono il gol della bandiera.