Guglielmo Guidi
Un primo tempo al di là della noia e una ripresa scoppiettante: Soulé illude il Frosinone firmando il vantaggio ciociaro poi, la Lazio si scatenata. Castellanos firma il pari, e in rapida successione arriva il vantaggio di Isaksen. Chiude i giochi Patric per il 3-1 Lazio. La mancanza di qualità (Luis Alberto) e di un finalizzatore (Immobile) rendono sterile la Lazio che non graffia e non crea pericoli ad un Frosinone attento e senza particolari accorgimenti tattici. Ne viene fuori una prima frazione bruttina con la Lazio cha fa fatica a trovare il bandolo della matassa e non sfonda mai. Davanti Castellanos non si vede mai e l’impegno non basta. Ci provano Zaccagni e Guendouzi ma senza troppa convinzione. Di contro un Frosinone attento, che copre bene gli spazi e riparte, ma anche qui senza troppa convinzione. Nella ripresa, ci prova subito Pellegrini, senza fortuna, poi costretto per infortunio a lasciare il campo. Il Frosinone c’è e si vede, controlla le sfuriate laziali e quando riparte crea l’azione che porta al vantaggio. Centro di Soulé, Guendouzi tocca con un braccio e si rende necessario l’intervento del Var. E’ rigore, indiscutibilmente. Dal dischetto va Soulè, freddo, glaciale, palla da una parte, Provedel dall’altra e Frosinone in vantaggio. La Lazio si scuote, Castellanos manca di poco un colpo di testa a porta spalancata. Dentro Vecino, fuori Kamada nella Lazio. I biancocelesti spingono ventre a terra e a venti dalla fine trovano il pari con un colpo di testa di Castellanos che beffa Turati: 1-1 all’Olimpico. Appena un giro di lancette e la Lazio mette la freccia: piattone di sinistro di Isaksen in un tre contro due che infila Turati dopo una palla velenosa persa da Garritano: 2-1, ma che ingenuità il Frosinone. Il Frosinone è stordito e la Lazio insiste. Gol annullato a Castellanos per fuorigioco dell’ex Girona, ma il 3-1 è solo rimandato e arriva al tramonto del match. Lo firma Patric lasciato colpevoilmente solo sul secondo palo. Tutto facile. Vince la Lazio che sale all’ottavo posto e torna in corsa per l’Europa.