Massimo Ciccognani
Il Brasile può attendere e dovrà cercare una nuova guida tecnica. In fondo, era stato lo stesso Carlo Ancelotti a raffreddare l’entusiasmo brasiliano, parlando di un amore incondizionato nei confronti del Real, che avrebbe aspettato fino alla fine. E ha fatto bene, perché Madrid è casa sua. Lo certificano l’affetto dei suoi calciatori che non hanno mai perso occasione per rimarcare la sua grandezza. E nella società più grande del mondo, Florentino Perez non poteva che confermare il migliore. E così, a poche ore dalla fine del 2023, ecco il rinnovo. Carlo Ancelotti siederà sulla panchina del Real fino al 30 giugno del 2026. Una storia vincente, quella di Re Carlo al Real: in cinque stagioni in panchina, ha portato a casa due Champions League, una Liga, un Mondiale per Club,due Supercoppe Europee, due Coppe del Re e una Coppa di Spagna. E tanto basta.
Troppo si era parlato di Brasile, alimentato dalle dichiarazioni delle federcalcio carioca che aveva annuncio l’arrivo di Ancelotti a partire da giugno 2024, ovvero a scadenza contratto con il Real. Ma Ancelotti si era sempre rifiutato di commentarla, non perdendo mai occasione di rinnovare l’amore verso il Madrid. Il Real e Florentino Perez, non hanno voluto aspettare oltre, e subito dopo la cena di Natale, ha accelerato per il rinnovo che rende felice tutta la rosa perché Carlo è uno di loro, evitando così che la federcalcio brasiliana potesse in un certo qual modo essere un ostacolo.
Per il resto per Ancelotti, parlano sempre e solo i numeri: ha vinto quattro Champions, due con il Milan e altrettante con il Real, ha vinto in tutti e cinque i campionati dove ha allenato (Milan, Real, Psg, Cghelsea e Bayern Monaco). In Champions ha il record di vittorie (118). E Florentino, non se l’è fatto sfuggire. Quando il tesoro ce l’hai in casa….meglio tenerselo ben stretto.