Stefano Sale *
Stavolta c’è più fiducia che speranza. La vigilia di Juventus-Roma è quasi di sentimento opposto a quello vissuto prima di Roma-Napoli. Nonostante i quattro squilli presi in casa dal Frosinone non filtrava ottimismo nell’ambiente giallorosso. Un Napoli un po’ anomalo quello di coppa, poi brutalmente infilzato dalle truppe del prode Eusebio Di Francesco. Partenopei anche un po’ sfortunati e comunque sempre Campioni D’Italia, con i giallorossi invece rabberciati, alle prese con clamorosi sali e scendi, l’ultimo a Bologna. Invece, ecco che ci scappa una gran partita, giocata di squadra, con gambe, testa e cuore. Capitan Pellegrini finalmente protagonista col gol che la sblocca, ma sopratutto tutti quelli che hanno partecipato e lottato fino all’ultimo, da Bove a Mancini passando per Llorente, Ndicka o Christensen. Questa è stata la vittoria del gruppo, orchestrato e plasmato da un certo Josè Mourinho. Una squadra che è probabile ritrovi Dybala già domani sera, ma che a breve perderà qualche pezzo. Se N’Dicka farà tappa alla Coppa D’Africa ecco Renato Sanches che torna a Parigi dopo pochi mesi deludenti. Doveva essere quello del passo in avanti, come con Gini Wyinaldum, ed invece ecco l’ennesimo flop per problemi fisici. Possiamo pure dire basta a questi esperimenti, con la fine del decreto crescita ecco l’opportunità per investire su qualche giovane di buona prospettiva, magari già dentro le mura amiche. Con buona pace di Bonucci. Piuttosto, sulle ali dell’entusiasmo andiamo a Torino per vincere. Le sensazioni sono positive, con Lorenzo e Paulo, con chi stavolta è pronto anche mentalmente a sfruttare certe occasioni, per fare quel benedetto salto. Forza Roma.
*Roma Club Dublino, tifoso Roma