Verso Roma-Napoli. Mourinho: “Voglio rimanere nonostante le difficoltà”

Nella foto: Josè Mourinho (Foto Gino Mancini)

Per la Roma, ultima dell’anno all’Olimpico, c’è il Napoli, ma a tenere banco è la Superlega, con Mourinho che sposa il pensiero societario. “Io sono allenatore della Roma – ha ammesso lo Special One -e la posizione della Roma è anche la mia. Non commenterò, ho tanta esperienza nel calcio e l’ho vissuto in differenti momenti ma non voglio nessuna analisi o pubblica. La posizione della Roma è chiara e io sono l’allenatore della Roma”.

E allora, sotto con il Napoli. “Sono i campioni e lo sono con merito. L’anno scorso hanno vinto in modo molto chiaro. Hanno perso un giocatore ma ne hanno presi tanti, è la stessa squadra. Hanno perso un bravissimo allenatore ma ne hanno preso uno con tanta esperienza. I risultati sono diversi, l’anno scorso penso non avessero mai perso fino a questo punto. Però è la stessa squadra, la stessa gente, la stessa panchina poderosa con tante soluzioni. Non è facile affrontarli. È la stessa squadra dell’anno scorso, senza Kim ma gli altri dieci sono quelli che hanno vinto lo scudetto. Hanno tante soluzioni in tutte le posizioni ed è una squadra top. Le difficoltà che hanno le conosciamo. Tutte le volte che abbiamo affrontato il Napoli il risultato era sul filo. Abbiamo perso 1-0 senza meritare di perdere all’80’. Abbiamo pareggiato, abbiamo perso a Napoli all’ultimo minuto senza meritare di perdere. Abbiamo fatto molto molto bene contro il Napoli in questi due anni, senza ottenere i risultati che avremmo meritato. Speriamo che domani meritiamo meno ma otteniamo qualcosa in più. Però tutti i loro attaccanti Kvara, Raspadori, Osimhen e Simeone sono tutti bravi”.

Di contro una Roma balbuziente come visto a Bologna, dove Mourinho ha preferito spostare il tiro sul suo futuro evitando di parlare della gara. Rimanere, nonostante i paletti finanziari. Mourinho spiega tutto. “Il motivo è tutto il discorso fatto. Sicuramente c’erano dubbi sulla mia posizione. Magari si poteva pensare che nella mia testa c’è un dubbio o che dipende dal Fair Play Finanziario, da questo o da quello. Il mio obiettivo era dire che non ci sono dubbi e non dobbiamo neanche parlare. È tutto chiaro. Qualcuno poteva pensare di rimanere, altri no. Per me non dipende da questo o quell’altro. È così. Io sono rimasto onesto da sempre. Quando ho firmato con la Roma, una settimana dopo ho ricevuto un’offerta importante, ho avvisato e ho detto di no. A dicembre della prima stagione ho ricevuto un’offerta importante dal Portogallo e ho detto di no. Dopo la finale di Budapest ho informato la proprietà dell’offertà dall’Arabia e ho detto no. Adesso la mia onestà finisce qua. Che dire oltre che volgio rimanere nonostante tutte le difficoltà che ci sono. Questa è la mia posizione e non ci sono dubbi. Non c’è altro da dire e non voglio parlare di questa situazione”. 

Lukaku contro Osimhen, una gran bella sfida. “Sono due attaccanti fortissimi ma diversi. Il primo è più uno che si abbassa e che fa il play e l’altro è un giocatore più diretto e di profondità. Sono due bravissimi giocatori e la Serie A deve essere felice di averli entrambi perché potrebbero giocare in qualche campionato top del mondo”. Drogba era diverso di Osimhen e non mi piace comparare i grandi giocatori. Lukaku è africano di origine ma non entra in questa discussione perché è europeo, però sono tutti attaccanti top”.

Giallorossi alle prese con i soliti infortunati, con la Roma in ansia per Mancini in attesa di Kumbulla. “Kumbulla non va neanche in panchina non è ancora pronto anche se va bene però è stanco e ha avuto bisogno di riposo oggi e domani però potrebbe andare in panchina con la Juve. Paulo va bene è nel tempo giusti. Mancini non si è allenato tutta la settimana ma domani gioca perché se non ha triple fratture lui gioca perché la squadra ne ha bisogno. Aouar è lontano. Smalling ancora non l’ho visto in campo. Ci manca tanto”.

Finisce qui la conferenza di Mourinho, che adesso penserà solo a mettere in campo la squadra migliore per domani sera. All’Olimpico, arbitro Colombo, si gioca a partire dalle 20.45.