Alla fine sono le parole di José Mourinho a scandire l’amarezza per un secondo posto che significa dover giocare altre due partite per accedere alla fase ad eliminazione diretta di Europa League contro una “retrocessa” dalla Champions. “Per colpa nostra siamo finiti secondi, abbiamo fatto una sola partita orribile a Praga che ha deciso il primo e secondo posto – ha detto il tecnico a Sky – In casa tre vittorie su tre, fuori casa abbiamo vinto la prima ma non si può andare a Praga e fare quella partita lì. Giocheremo due partite in più per una rosa che ne aveva bisogno di due in meno. Adesso dobbiamo giocare contro una squadra importante di Champions, ma anche loro che ci prenderanno non saranno felici”. Roma-Sheriff è tutta in queste parole. Serviva un miracolo, vincere e sperare in una sconfitta dei cechi, oppure in un pari dei cechi e una vittoria con cinque gol di scarto. Nulla di tutto questo. La Roma chiude il girone di Europa League al secondo posto. In un Olimpico ancora una volta sold out, ha battuto lo Sheriff Tiraspol per 3-0, ma non è bastato perché lo Slavia ne ha fatti quattro al Servette e buonanotte ai suonatori. All’Olimpico è finita 3-0 con rete iniziale di Lukaku che ha sfruttato il centro al bacio di Zalewski dalla sinistra, il raddoppio, grazie al colpo di testa di Belotti e nel finale il terzo gol del baby Pisilli. Dunque, Slavia primo, promosso agli ottavi, Roma seconda sulla strada del pericoloso playoff con una delle terze discese dalla Champions.
Lunedì a Nyon, andranno in scena i sorteggi. Otto le squadre scese dalla Champions League: Galatasaray, Lens, Braga, Benfica, Feyenoord, Milan, Young Boys e Shakhtar. Non si possono affrontare le squadre scese dalla Champions e della stessa nazionalità, quindi niente derby italiano con il Milan (non ci sarà neppure agli ottavi, ma sorteggio libero sarà dai quarti). L’eliminazione di Manchester United e Siviglia, fa tirare un sospiro di sollievo, ma è innegabile che per la Roma, i rischi ci sono. Da evitare Galatasaray e Lens che sta facendo bene in Francia, ma occhio anche al Feyenoord che la Roma ha già incontrato nelle due stagioni e che non è avversario facile. Non lo è neppure lo Shakhtar che pure in Champions ha fatto bene, finendo di poco alle spalle di Barcellona e Porto. Più gestibili gli svizzeri dello Young Boys, pericoloso anche il Benfica che lo scorso anno è arrivato ai quarti di Champions e i connazionali dello Sporting Braga. Lunedì conosceremo l’avversario della Roma. Bastata poco per non rovinarsi la vita. Adesso spetta alla Roma rimediare.