Vincere e convincere, missione non sempre semplice per la Roma che invece stavolta è ripartita con i tempi giusti, travolgendo all’Olimpico l’Udinese più nettamente di quanto non dica il 3-1 finale. Netto il dominio giallorosso con la Roma avanti con Mancini ma che a inizio ripresa, si è ritrovata a dover ricominciare tutto daccapo dopo il pari friulano nato dal nulla. E i giallorossi hanno ripreso ad attaccare a testa bassa e trovato i gol che l’hanno chiusa. Quelli del maestro Dybala e quello finale di El Shaarawy che valgono il quinto posto.
Le scelte Mourinho ritrova Pellegrini dopo 56 giorni di assenza, con il capitano titolare nel tridente di centrocampo accanto a Cristante e Paredes, sugli esterni, nel 3-5-2 del portoghese, Karsdorp e Spinazzola. Davanti Dybala-Lukaku, dietro i soliti tre, Mancini Llorente e Ndicka davanti a Rui Patricio. Problemi nell’Udinese: si ferma Pereyra pr un risentimento. In prima linea Thauvin e Success con Samardzic, Walace e Pareyo a centrocampo con Festy e Zemura esterniu. Dietro, davanti a Silvestri, Ferreira, Bijol, Perez.
Sblocca Mancini La Roma gioca a calcio, illuminata da un Dybala in grande spolvero, l’Udinese fa flanella. All’intervallo giallorossi avanti grazie all’incornata di Mancini su centro al bacio dell’argentino. Udinese troppo chiusa dietro a bloccare le linee di passaggio romaniste, giallorossi a far girare palla. Messa così la partita, serve il guizzo vincente su palla inattiva e il primo squillo è di Mancini, di testa, con palla fuori di poco. Prove generali per il vantaggio Roma che arriva a stretto giro. Dybala mette una palla in mezzo che è un cioccolatino da scartare, e stavolta l’incornata del difensore non lascia scampo a Silvestri. Udinese che non reagisce allo svantaggio, fallosa oltre il limite, Roma sempre attenta con Dybala mostruoso alla ricerca di un altro guizzo per mettere il risultato al sicuro.
Dal nulla Thauvin Non cambia il copione, ma il risultato sì, perché l’Udinese dal nulla trova il gol del pareggio, con Thauvin che di testa mette alle spalle di Rui Patricio. Eppure è stata la Roma a ripartire meglio, con Bijol ad immolarsi su Dybala, poi Lukaku fuori di poco. E a sorpresa arriva il pari friulano. Mourinho cambia: fuori Pellegrini e Spinazzola, dentro El Shaarawy e Azmoun. L’Udinese ci crede, la partita si apre. Fuori Samardzic, dentro Lovric nei friulani.
Capolavoro Dybala. La chiude El Shaarawy La Roma torna subito a fare densità nella metà campo avversaria. Occasione per El Shaarawy che però, inspiegabilmente, si incarta al momento della conclusione. Poi, altra palla gol per Azmoun che si divora un gol fatto, anche se partito in posizione irregolare. Preme la Roma. Altra punizione di Dybala, stavolta la testa è quella di Cristante, palla fuori di un nulla. Doppio cambio Roma: dentro Bove e Zalewski al posto di Paredes e Karsdorp e doppio cambio anche per i friulani. Dentro Kabasele e Lucca al posto di Ferreira e Thauvin. Dieci alla fine, con la Roma che spinge ventre a terra. E rimette il muso avanti con la sua stella, Paulo Dybala che fraseggia nello stretto con Lukaku, per concludere con un piattone sinistro che gela Silvestri. Fuori proprio l’argentino per fare posto a Kristensen. E allo scadere la Roma la chiude: contropiede micidiale avviato da Lukaku, Azmoun rifinisce per El Shaarawy che batte ancora Silvestri per il definitivo 3-1 con i giallorossi che salgono a quota 21 al quinto posto a meno tre dal Napoli che al momento occupa l’ultimo posto Champions. Meglio di così, la Roma non poteva ripartire.
Cartoline dall’Olimpico (di Gino Mancini)







