Era l’ultimo giorno per presentare la candidatura per i mondiali 2034, ma nessuno si è presentato. Così resta un candidato unico, l’Arabia Saudita. E allora, dopo Qatar 2022 ci sarà, come confermato dal presidente della Fifa Gianni Infantino, un altro Mondiale invernale perché anche qui, le temperature sono simili a quelle di Doha e nell’impossibilità di giocare in estate per tutelate l’incolumità dei calciatori, ecco il nuovo mondiale d’inverno. Semaforo verde dunque per gli sceicchi che hanno già comiciato a far man bassa di campioni nei vari club sauditi, oltre ad aver affidato la panchina della Nazionale all’ex Ct dell’Italia Roberto Mancini.
“Il piu’ grande spettacolo sulla terra sarà organizzato da Canada, Messico e Stati Uniti nel 2026 – in Nord America. Le prossime due edizioni della Coppa del Mondo FIFA saranno ospitate in Africa (Marocco) e in Europa (Portogallo e Spagna) – con tre partite celebrative disputate in Sud America (Argentina, Paraguay e Uruguay) nel 2030 e in Asia (Arabia Saudita) nel 2034. Tre edizioni, cinque continenti e dieci paesi coinvolti nelle partite del torneo – questo sta rendendo il calcio davvero globale – ha spiegato il presidente della Fifa Gianni Infantino -. Le procedure di gara sono state approvate per consenso tramite il Consiglio Fifa – dove sono rappresentate tutte e sei le confederazioni – dopo un dialogo costruttivo e un’ampia consultazione. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questo scambio positivo. Il calcio unisce il mondo come nessun altro sport, e la Coppa del Mondo FIFA è la vetrina perfetta per un messaggio di unita’ e inclusione, oltre a fornire un’importante illustrazione di come le diverse culture possano stare insieme e imparare e comprendersi meglio. Vivendo in un mondo sempre piu’ diviso e aggressivo, dimostriamo ancora una volta che il calcio, lo sport mondiale leader, unisce come nient’altro. Abbiamo tutti bisogno di queste occasioni di unità e i prossimi mondiali Fifa costituiscono una forza unica per il bene in questo senso”.
Una decisione che, con ogni probabilità, lascerà spazio a grandi polemiche legate al fatto che in Arabia Saudita non vengono rispettati i diritti umani come denunciato dalle principali organizzazioni umanitarie.