UCL. Domani Psg-Milan. Donnarumma torna da ex: “Grande emozione”. Luis Enrique: “Girone della morte”

Nella foto: Luis Enrique - Credits Uefa (Photo by Jan Kruger - UEFA/UEFA via Getty Images)

Filippo Traini

E venne la prima volta da avversario. Domani sera al Parco dei Principi, si gioca Psg-Milan, gara fondamentale per il prosieguo di Champions delle due formazioni, ma anche per Gigio Donnarumma, alla prima contro il suo ex Milan. “Sarà una partita molto emozionante per me. Ritrovare il Milan è una grande emozione, partita particolare. Ma devo lasciare le emozioni fuori e pensare alla partita. Qui sto molto bene, c’è una grande famiglia al Psg come al Milan. Ci sono stato 8 anni, il club mi ha dato tutto e lo ringrazierò per sempre. Ma sto bene qui, ho trovato un ambiente incredibile sin dal primo giorno. I tifosi mi hanno accolto benissimo e cerco di dare il massimo per il Psg. Sarà una partita importante, difficile. La loro forza è la compattezza del gruppo. Conosco Pioli, come prepara le partite, c’è da fare attenzione. Noi l’abbiamo preparata benissimo sotto tutti i punti di vista e siamo pronti per questa sfida dove cercheremo di vincere. Non c’è una favorita, il gruppo è molto equilibrato. Si tireranno le somme alla fine ma noi cercheremo di vincere la partita”.

Passa il tempo ma non le critiche per il suo addio al Milan. “Dispiace perché al Milan ho sempre dato tutto me stesso fino all’ultima partita. Normale che le critiche poi dispiacciano tanto. Adesso però non c’è tempo di pensare a quello, arriverà il momento in cui spiegherò tutto, ci sarà modo, ma adesso sono concentrato sulla partita che è difficile, emozionante. Non devo farmi prendere dalle emozioni, che saranno tante”.

Psg a quota 3, dietro il Newcastle che di punti ne ha 4, un punto sopra al Milan che ne ha 2. Luis Enrique rispetta i rossoneri e si aspetta un’altra battaglia. “Il Milan è una grandissima squadra, che ha sempre giocato nelle grandi competizioni. Come tutte le squadre ha alti e bassi, ma secondo me sta benissimo adesso. Ha un grandissimo allenatore e gioca bene col pallone. Per questo si dice che questo è il gruppo della morte, perché tutti possono passare”.