Massimo Ciccognani
BARI Non sarà un calcio alle beghe del recentissimo passato, che probabilmente ci porteremo dietro per parecchio tempo, ma di sicuro era quello che serviva per dare un senso di continuità al progetto spallettiano, ovvero vincere per tenere il passo dell’Ucraina al secondo posto del gruppo C delle qualificazioni ai prossimi europei di Germania. Ucraini vittoriosi per 2-0 sulla Macedonia del Nord. E all’Italia, non rimaneva altro che vincere per tenere la seconda piazza in condominio con gli ucraini, a meno tre dall’Inghilterra che affronteremo martedì sera a Wembley. E così è stato, con un facile 2-0 a Malta, ancora a zero punti dopo sei partite giocate.
Così in campo
Confermate le indicazioni della vigilia con Spalletti che nel suo 4-3-3 sfida Malta scegliendo un nuovo centrocampo, con Bonaventura, Locatelli e Barella. Davanti il tridente con Raspadori, Kean e Berardi. Dietro davanti a capitan Donnarumma, ci sono Mancini e Bastoni, con Darmian e Dimarco esterni. La nazionale maltese dell’italiano Marcolini, già battuta all’andata per 2-0, si schiera con un abbottonato 5-3-2, pronto a trasformarsi in 3-5-2 in fase di possesso. Bonello tra i pali, Apap, Pepe e Muscat centrali, con Joseph Mbong e Camenzuli esterni. Kristensen, Gullaumier e Yakam in mezzo, le due punte sono Montebello e Paul Mbong. Direzione di gara affidata al croato Strukan. Tutto esaurito il San Nicola, 53mila spettatori per il ritorno della Nazionale Italiana. Applausi dell’intero San Nicola durante l’esecuzione dell’inno nazionale maltese.
Segno del destino
Spalletti non è uno da farsi scrupoli, quanto meno non guarda certo l’anagrafica al momento della convocazioni. E allora ha deciso che Giacomo Bonaventura, 34 anni, non è ancora vicino alla pensione, ma meritevole della convocazione dopo lo straripante inizio di stagione con la Fiorentina. Ripagato nel migliore dei modi, perché proprio il numero 8 azzurro, ha sbloccato la partita del San Nicola contro Malta che ha difeso con tutti effettivi. Il gol del vantaggio, al minuto 23, che a Roma significa fortuna. Primo centro in Nazionale alla sedicesima presenza. E gioia infinita.
Bonaventura e Berardi show
Al piccolo trotto, l’Italia domina la prima frazione che chiude avanti per 2-0 grazie alle reti di due dei calciatori più in forma di questo momento, Giacomo Bonaventura e Domenico Berardi. Partita non facile, come aveva previsto Spalletti, contro Malta che si chiude bene e non lascia spazi. Prima, una percussione di Mancini che di testa scheggia la traversa. Fa il suo la squadra di Marcolini, con gli azzurri che tengono palla, cercando l’imbucata giusta. Che arriva poco prima della mezz’ora quando Bonaventura approfitta di un batti e ribatti in area maltese, prima di superare Bonello con un imprendibile destro a giro. Applausi di Spalletti. Il raddoppio non appena scoccato il primo dei tre minuti di recupero, con Berardi che sfrutta un tocco morbido di Barella e sinistro chirurgico a giro: e siamo 2-0. Come detto, partita difficile per via dell’atteggiamento ultra difensivo di Malta che nominalmente difendeva a cinque, ma sull’attacco azzurro erano in otto a chiudere davanti a Bonello. Gli Azzurri, con pazienza, hanno fatto girare palla senza spazientirsi, trovando i gol con i due giocatori più in forma. Applauso per loro.
Berardi e Frattesi calano il poker
L’Italia si ripresenta in campo con le stesse credenziali della prima frazione. Kean e Berardi affondano di giustezza nell’uno contro uno, Raspadori fa movimento come chiesto da Spalletti. Giudizioso Barella, irreprensibile Bonaventura. Dietro poco lavoro per i difensori. L’Italia prova a chiuderla, con Raspadori che recupera un bel pallone e mette in mezzo per Kean anticipato in angolo al momento della conclusione. Il terzo gol è però nell’aria e arriva a stretto giro: ancora raspadori a fare il vuoto a sinistra e mettere in mezzo, con Kean che liscia il pallone che arriva nella disponibilità di Berardi, gran destro e Bonello è ancora battuto: 3-0 e doppietta per il calciatore del Sassuolo. Doppio cambio per Spalletti che richiama Berardi e Barella per inserire El Shaarawy e Frattesi e poco più avanti fuori anche Dimarco e Kean per inserire Udogie e Scamacca. Finisce anche la partita di Bonaventura che fa spazio a Biraghi al tramonto del match. Poco altro da dire, se non il quarto gol azzurro, in pieno recupero, con il subentrato Frattesi. Finisce 4-0 per noi, ed ora testa a Londra.