Napoli da applausi, ma vince il Real

Nella foto: l'esultanza di Jude Bellingham (foto Carmelo Imbesi/Image Sport)

Massimo Ciccognani

Cuore, grinta, determinazione. Il Napoli c’è nella partita più importante del girone. Applausi agli azzurri che hanno fatto la partita, ma alla fine si sono arresi al preatico e cinico Real (3-2). Mai facile giocare contro il Real. Qualità tanta, ma il Napoli ci mette del suo, con l’errore di Di Lorenzo che permette a Vinicius di pareggiare il vantaggio di Ostigard. Poi sale in cattedra il Madrid, col vantaggio di uno straordinario Bellingham. Il Napoli non molla, la riprende a inizio ripresa co il rigore trasformato da Zielinski fino al definito 3-2 del Madrid con l’autorete di Meret dopo la sassata dai trenta metri di Valverde. Il Napoli esce tra gli applausi, ma vince il Real che mette una seria ipoteca sul primo posto nel girone.

Le scelte di Garcia e Ancelotti

Atmosfera da brividi al “Maradona” per la partitissima del girone, tra il Napoli e il Real dell’ex Carlo Ancelotti che affronta gli azzurri per la prima volta da avversari dopo l’esonero del 2019. Nel Napoli Garcia si affida alla migliore formazione possibile. Solito 4-3-3 per il tecnico francese, che dietro conferma Olivera preferito a Mario Rui a sinistra, con Di Lorenzo dalla parte opposta, Natan e Ostigard davanti a Meret. In mezzo i soliti tre, Anguissa, Lobotka e Zielinski, davanti Osimhen punta centrale, con Kvaratskhelia e Politano sugli esterni. Dal canto suo il tecnico madridista ne ha quattro fuori, ovvero Courtois, Militao, Guler, cui si è aggiunto anche Alaba. Formazione fatta con un 4-3-1-2 che prevede Kepa tra i pali, coppia di centrali composta da Rudiger e Nacho, Carvajal a destra e Camavinga dalla parte opposta. In mediana Valverde, con Tchouameni e Kroos preferito ancora una volta a Modric. Davanti Bellingham a tutto campo alle spalle di Rodrygo e Vinicius. Direzione di gara affidata al francese Clement Turpin.

Ostigard firma il vantaggio del Napoli

Si gioca in una bolgia con i fischi del direttore di gara impercettibili. La chiave di lettura del match è chiara. Madrid al rallentatore ma con classe, Napoli subito arrembante, con Zielinski che detta legge in mezzo anche se davanti gli azzurri fanno fatica a vedersi nonostante un ottimo Politano crei non pochi problemi a Camavinga. Kepa si sporca subito i guantoni per chiudere proprio su Politano. Il Real gioca basso, tanto possesso e verticalizzazioni improvvise di qualità. Meret salva su Rodrygo che si beve Lobotka ma calcia centrale. Proprio il possesso palla compassato aiuta il Napoli a ragionare, anche se la qualità del Madrid sei vede, eccome. Ci prova ancora Rodrygo, poi gran giocata di Bellingham col Napoli che salva in angolo. Dalla cintola in su, tanto Real che però dietro balla un pochino. Le assenze di Militao e Alaba si fanno sentire, Nacho ci mette l’esperienza, ma non basta. Così al primo vero affondo, il Napoli passa. Kepa esce malissimo su una palla da calcio d’angolo Natan colpisce la traversa con palla che finisce nella disponibilità di Ostigard che di testa mette dentro facendo esplodere il Maradona.

La ribaltano Vinicius e Bellingham

Il Napoli è messo bene e concede poco. Ma col Real, mai ritenersi tranquilli. Il Napoli sul vantaggio vuole costruire la sua notte, ma basta un episodio per cambiare l’inerzia della partita. Di Lorenzo perde un pallone velenoso sull’attacco di Bellingham che manda Vinicius in porta, sinistro ad incrociare sul palo più lontano, ed è 1-1. Il Napoli accisa il colpo, il Real aumenta i giri del motore., Davanti Kvara non sfoda, Osimhen si fa vedere poco, soprattutto non riesce ad attaccare una difesa troppo lenta. Sul fronte opposto, tanta qualità, di una squadra che con l’addio di Benzema, ha cambiato pelle. Bellingham è un autentico odeon, tutto quanto fa spettacolo, Vinicius è un fulmine di guerra, mai un punto di riferimento da dare all’avversario, con Valverde che sul centro destra fa vale una migliore qualità. E il ribaltone è servito, appena sette minuti dopo il pari. Lo firma l’inglese Bellingham che si mette in solitaria, indossa gli sci e in slalom passa in mezzo ai paletti azzurri per poi infilare l’incredulo Meret: 2-1 per i Blancos, col Napoli adesso obbligato a replicare, unica occasione per Osimhen, Kepa c’è.

La riprende Zielinski, Valverde mette la freccia

L’episodio arriva subito, quando Nacho va a chiudere in scivolata su Osimhen, con palla che finisce sul braccio del centrale del Madrid. Turpin chiede aiuto al Var, check prolungato, poi il francese lo va a rivedere e indica il dischetto. Battuta angolata di Zielinski che sbatte sul palo e finisce in rete: 2-2. Napoli sulle ali dell’entusiasmo, ci prova Kvaratskhelia da fuori sull’esterno della rete, con il “Maradona” che soffia alle spalle degli azzurri. Le squadre si allungano, aumentano gli spazi con il Napoli che però adesso sembra averne di più, soprattutto in mezzo al campo. Anguissa, dopo un avvio lento, sta riprendendo posizione e giocate. Ancelotti richiama Camavinga, dentro Mendy che è terzino di ruolo, poi tocca a Modric prendere il posto di Kroos. Politano ha speso molto e Garcia lo richiama, dentro Elmas. Venti alla fine più recupero, partita ancora aperta. Bellingham si abbassa sulla linea mediana, senza mai dare riferimento, e fa salire Modric che ha libertà e guadagna un angolo. Partita a scacchi. Meret salva su Vinicius, a Bellingham si ritrova la palla sulla testa ma angola troppo. Dentro Raspadori, fuori Zielinski, mentre Ancelotti richiama uno spento Rodrygo per inserire Joselu. Il Real riprende a far girare la palla sugli esterni. Il Madrid guadagna un angolo, con proteste azzurre per un presunto fallo su Olivera: palla che schizza nella possibilità di Valverde che dai trenta metri fa partire una bordata pazzesca che sbatte sulla traversa e poi rimbalza sulla schiena di Meret e finisce dentro: 3-2 Real, sfortunato Meret. Finisce la partita di Vinicius, dentro Ceballos nel Real ad una manciata di minuti dalla fine. Ultimi cambi per Garcia: fuori, Oliver, Lobotka e Anguissa, dentro Mario Rui, Simeone e Cajuste per l’assalto finale degli azzurri. Cinque di recupero col Napoli che tenta il tutto per tutto prendendo d’assalto l’area del real, mentre il Maradona produce l’ultimo sforzo per aiutare gli azzurri. Attacca il Napoli senza soluzione di continuità. Real costretto a difendersi a denti stretti. E alla fine, la vince Ancelotti, ma Napoli da applausi. Nell’altra partita del girone, colpo esterno del Braga (3-2) in rimonta a Berlino contro l’Union. Classifica: Real 6, Napoli e Braga 3, Union 0.