Armando De Paolis
In testa, dopo il 5-1 nel derby, è rimasta solo l’Inter di Simone Inzaghi che guida con due punti di vantaggio sull’altra certezza Juventus. I nerazzurri vanno a tastare il polso all’Empoli che ha cambiato guida tecnica: via Zanetti e ritorno di Aurelio Andreazzoli dopo la partenza flop dei toscani: zero punti in quattro uscite. Di certo, non è partita facile quella contro i nerazzurri, ma il vecchio Aurelio, vuole provarci. Ma l’Inter, al contrario, prova l’allungo. Domani l’Empoli, poi in fila Sassuolo, Salernitana e Bologna prima della nuova sosta per le nazionali. E’ chiaro che Inzaghi guarda al colpo grosso, fare bottino pieno per incrementare il vantaggio. Domani al Castellani, torna Calhanoglu che si riprende la cabina di regia. Co saranno rotazioni, visti i tanti impegni ravvicinati, perché oltre al campionato va aggiungo il Benfica in Champions.
Bastoni e Dumfries sono destinati al riposo, spazio a Pavard che non è l’ultimo arrivato, e con lui Acerbi che ha bisogno di giocare dopo aver saltato le prime due giornate. In mezzo turno di riposo per Barella e partenza da titolare per Frattesi e conferma per Mkhitaryan. Probabile l’impiego di Aslani e Klaassen, davanti Lautaro potrebbe riposare con Thuram che ha dimostrato che con lui si va sul sicuro e non è escluso un impiego dal primo minuto di Sanchez o in alternativa Arnautovic. Quindi si va verso un ampio turnover, ma senza esagerare, per non modificare troppo l’assetto di una squadra che gira bene e alla quale bastano pochi cambi. Attenzione però all’Empoli che viene da sole sconfitte e che contro i nerazzurri, ha davvero tutto da guadagnare.