Guglielmo Guidi
E’ una Lazio che vuole ripartire a mille e vuole farlo nella competizione più importante, ovvero la Champions League. Tanto le risposte che si attende Sarri dopo la sconfitta di Torino. “Mi aspetto che la squadra prosegua nei miglioramenti togliendo i difetti di inizio stagione – apre la conferenza il tecnico biancoceleste -. Quelli più evidenti attualmente sono un approccio alla partita in cui facciamo fatica oltre ai momenti decisivi nelle zone decisive di campo. Siamo troppo morbidi nella nostra area e in quella avversaria. A livello di gioco negli altri 70 metri di campo stiamo facendo invece dei passi in avanti”.
Domani all’Olimpico c’è l’Atletico Madrid di Diego Simeone, dal gioco completamente diverso ew che lo stesso Sarri disse di non comprendere. “Dissi che il mio modo di vedere il calcio era differente – aggiunge Sarri -, ma avevo grandissima stima di Simeone. Col suo modo di giocare ha fatto bene in Spagna e in Europa. Confermo la mia stima”.
Finora Lazio non bene in campionato. “Bisogna guardare partita per partita, non dobbiamo pensare ai singoli eventi. Abbiamo dei problemi da risolvere, ma nelle ultime due abbiamo fatto anche qualche passo in avanti. Ora bisogna farne uno decisivo, chiaro che contro squadre forti sono opportunità e rischi”.
Lazio e Atletico le favorite nel girone, ma sul fatto che sia meglio affrontarlo subito, Sarri non è d’accordo. “Non è così, la nostra squadra è rimasta corta nelle ultime due gare. C’è stato un approccio meno deciso, per questo il baricentro è stato più basso all’inizio. Ma non ci siamo mai scomposti e non abbiamo concesso agli avversari. Mi dispiace che stiamo subendo gol in situazione facilmente evitabili, anche quando siamo disposti bene. Quello che mi dispiace è che stiamo subendo gol in situazione facilmente evitabili e i 54 palloni giocati in area nell’ultima gara senza produrre qualcosa di concreto. Domani giochiamo con l’Atletico., serve un risultato, se sia il migliore o il peggiore non lo so. I risultati non sono positivi, dovrebbe essere teoricamente un brutto momento, ma non dobbiamo pensare a questo. Fare un risultato positivo sarebbe importante in ottica qualificazione”.
Domani occasione riscatto. “Quando si gioca ogni 70 ore c’è poco da vedere perché gli allenamenti sono pochi. Inutile soffermarsi sulla partita precedente, bisogna rimediare agli errori. Possibili cambiamenti? Noi siamo più strategici che tattici, l’idea è quella di far funzionare al meglio le nostre, cosa che finora non è avvenuta”.
La Champions per resettare il ko di Torino visto che vi siete sentiti oggetto di qualcosa al di fuori della squadra. “A Torino la società ci ha detto di non parlare a fine partita e noi ci siamo attenuti alle indicazioni. La Champions è un’altra storia, la manifestazione per club più importante al mondo, quindi a livello altissimo. Deve essere un piacere esserci”.