In conferenza stampa alla vigilia di Macedonia del Nord-Italia, c’è Ciro Immobile che domani alla Tose Proeski National Arena di Skopje, indosserà la fascia di capitano. Un sogno che si avvera. “Vent’anni fa da giocatore adolescente speravo di giocare in azzurro, ma diventare capitano della Nazionale era proprio un sogno fantastico. Ora si è realizzato cerco di tenermi stretto questo posto con l’aiuto dei compagni, perché è grazie anche a loro che ho avuto questa nomina, hanno visto in me quello che posso dare quindi sono molto felice”.
Domani c’è la Macedonia, l’avversario che chiusa all’Italia di Mancini, le porte in faccia al Mondiale in Qatar. “E’ stata la sconfitta più dolorosa e bruciante della mia carriera. Anche più di quella con la Svezia, perché venivamo da un momento bellissimo e da forti gioie ed emozioni condivise tutte insieme e probabilmente quello ci ha spezzato un po’ le gambe, perché sicuramente non ce l’aspettavamo. Eravamo troppo frenetici troppo vogliosi di raggiungere subito il risultato e questo purtroppo non ha pagato. La Macedonia è la squadra giusta per poter ripartire, non sotto il punto di vista della vendetta, ma solo in ottica nostra. D’ora in avanti l’Italia deve dar filo da torcere a tutti, quando si indossa questa maglia non si può chiedere di meno”.
Spalletti ha lavorato molto con gli attaccanti. “Ci ha chiesto di far giocare la squadra, di tenere la linea alta per far inserire esterni e centrocampisti, cose importanti per far sì che tutta la squadra giri bene. L’infortunio di Chiesa? Peccato per Federico, tutti noi ci teniamo tanto a ripartire. Per lui e per Lorenzo è una brutta botta, ma fanno parte di questo gioco. Io ne so qualcosa, ma chi li sostituirà farà il massimo”.
Domani inizia il nuovo ciclo, legato al nome di Luciano Spalletti. Immobile, non ha dubbi. “Il suo modo di approcciare con la squadra e col singolo giocatore, il suo modo di comunicare tutte le sue sensazioni e di allenare la Nazionale, noi l’abbiamo seguito dall’inizio alla fine, quindi sono convinto che faremo un percorso bellissimo e domani sarà solo l’inizio. Domani a Skopje, giocheremo su un campo in condizione pessime. “Lo sappiamo, il mister ce ne ha parlato. Ci sono arrivate delle immagini che lo dimostrano, però faremo il possibile per superare anche questa difficoltà”.
In estate poteva partire, lasciare la Lazio e abbracciare l’Arabia, ma ha detto no. “Semplicemente perché volevo continuare a vivere determinate emozioni con questa maglia, poter dimostrare di essere ancora in grado di dare tanto e con l’Europeo davanti tocca farlo subito”.