Frosinone, esordio da brividi. Di Francesco: “Col Napoli ci vorrà testa e coraggio”

Nella foto: Eusebio Di Francesco (foto Antonello Sammarco/Image Sport)

Marco Grande

Non sempre l’inizio di un sogno è come ci si aspetta. Chiedere al Frosinone, che riabbraccia la massima serie dopo quattro anni di digiuno, ma che alla porta dello Stirpe, nel match inaugurale della nuova serie A (domani alle ore 18.30) dovrà accogliere niente meno che il Napoli campione d’Italia. Di fronte due squadre che l’anno passato sono riuscite a trasformare le proprie ambizioni, tramutandole in realtà. Da un lato c’è chi ha vinto con la lode lo scorso campionato di serie B, dall’altro chi si è riportato il tricolore a casa dopo trentatré anni, contro qualsiasi pronostico. Incantando l’Italia e l’Europa intera.

Rispetto ai fasti del 2022-2023, sia per i ciociari che per i partenopei qualcosa inevitabilmente è cambiato, a cominciare dai condottieri in panchina. Grosso e Spalletti sono due icone indimenticabili ed intramontabili, questo è certo. Anche se il tempo per il ricordo e per la gratitudine va momentaneamente messo in stand-by perché adesso il nuovo obiettivo è ciò che più conta. E se quello del Napoli di Garcia è pressappoco lo stesso, nel mirino del nuovo Frosinone di Di Francesco ora spunta la permanenza tra i grandi del calcio italiano.

“Domani giochiamo contro i campioni d’Italia in carica – afferma l’ex allenatore della Roma in conferenza – e credo che questo non vada dimenticato.  Ognuno concorre per i propri obiettivi e il nostro è quello di salvarci. Col Napoli ci vorrà coraggio, testa e attenzione tattica. Abbiamo l’obbligo di restare in gara nei 90 minuti, consapevoli che loro dispongono dei grandi campioni che, da un momento all’altro, possono fare la differenza. Ripartire per me è bellissimo anche se non ragiono in ottica personale, piuttosto esclusivamente per il bene del Frosinone Calcio. Nel gruppo si deve instaurare un forte senso d’identità e tanta voglia di combattere partita dopo partita. Loro partono da favoriti, e noi, dal nostro canto, dobbiamo solo cercare di disarmare le loro grandi qualità. Ci saranno dei momenti in cui sarà prioritario difendersi, altri in cui dovremo sfruttare le occasioni che avremo. Gli ultimi arrivati (Cerofolini, Barrenechea) sono già a disposizione ed arruolabili per domani”.