Verso Italia-Spagna. Frattesi: “Meglio la serie A per crescere”

Nella foto: Davide Frattesi (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Nel secondo giorno di ritiro a Coverciano in vista della semifinale di Nations League contro la Spagna, in conferenza stampa Davide Frattesi ha rilanciato le ambizioni azzurre ma anche le sue dopo l’ottima stagione portata a termine che potrebbe aprirgli nuovi orizzonti. “Quest’anno all’inizio non è stato facile, ma devo ringraziare il Sassuolo e il mister che mi hanno permesso di fare le cose con calma. Sarà un’estate importante, bisognerà prendere delle decisioni importanti. Il nercato? E’ sempre un piacere trovarsi in mezzo a questi discorsi, vuol dire che le cose fatte in passato sono state quelle giuste. Devo continuare a lavorare così e poi al resto ci penseranno Carnevali e gli altri. Ho detto al mio procuratore di chiamarmi solo in caso di cose importanti”.

Prima ancora un ricordo del presidente Berlusconi. “Faccio le condoglianze alla famiglia del presidente. Ricordo un aneddoto: io ero in vacanza alle Maldive, non sapevo se dovevo tornare a Sassuolo o restare a Monza. Il presidente spesso chiamava Carnevali, furono addirittura a pranzo insieme per parlare di me e questa cosa la ricordo con affetto. Una figura davvero importante. Sulla Spagna dico che storicamente ha avuto un centrocampo fortissimo, dovrà essere sicuramente un’Italia attenta perché loro con le mezzali vanno a imbucare e ti fanno male”. 

Un’annata importante per il nostro calcio, tre squadre in finale come l’Under 20 arrivata a giocarsi il mondiale. “Ci tengo a fare i complimenti ai ragazzi dell’Under 20, innanzitutto. E’ mancata solo un po’ di fortuna in finale. Per quanto riguarda il calcio italiano la percezione che si ha è sbagliata, tendiamo sempre a denigrarlo. Per noi è sempre migliore quello degli altri ma questa cosa non è assolutamente vera”. 

All’orizzonte il match con la Spagna. “Sulla Spagna dico che storicamente ha avuto un centrocampo fortissimo, dovrà essere sicuramente un’Italia attenta perché loro con le mezzali vanno a imbucare e ti fanno male”. 

Di modelli da seguire, ne ha già uno in Nazionale. “Ne ho uno qui ed è Barella, in Italia è il migliore sotto questo punto di vista. Ho la possibilità di studiarlo da vicino e sicuramente è una fonte di ispirazione per me anche perché fa assist. Quanto a me, devo migliorare nel costruire di più il gioco, ci sto lavorando. E poi migliorare nell’ultimo passaggio”. 

Sul futuro non ha dubbi. “Nella mia carriera sono sempre andato avanti step dopo step, almeno nella mia testa bisogna fare prima un altro passaggio in una squadra italiana e poi solo dopo andare fuori. Sono convinto che prima o poi ci andrò, ma bisogna andarci pronti. Un top club per prendermi la Nazionale? Mister Mancini è molto attento anche ai giocatori delle squadre di media classifica. Incide ma non per il blasone del club ma perché vai a giocare delle partite con un appeal diverso, quello ti dà più spessore”. 

Tanti giovani all’esterno. Frattesi non ha dubbi. “Qualcuno ha sbagliato nelle valutazioni. L’Italia è l’unico paese che denigra i propri giocatori e il proprio campionato. Per noi chi viene dalla Premier League è sempre più forte…”

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