Inzaghi amaro: “Orgoglioso dei miei ragazzi, ma che sfortuna alla fine”

Nella foto: Simone Inzaghi - Credits Uefa - (Photo by Francois Nel - UEFA/UEFA via Getty Images)

Massimo Ciccognani

ISTANBUL Torna a casa a testa alta, ma l’amarezza per questa finale persa, è tanta. Simone Inzaghi ha però lo spirito per guardare avanti. “Il rammarico è giusto che ci sia, la sconfitta è la cosa peggiore nello sport. Però ho fatto i complimenti ai ragazzi, devono essere orgogliosi del percorso fatto e della partita disputata. Abbiamo fatto una grande gara, non meritavamo di perdere. L’Inter ha fatto una grande finale. I tifosi interisti sono come i miei ragazzi. Sono andato ad abbracciarli uno a uno, sono stati strepitosi da quando sono all’Inter. Abbiamo passato momenti belli e brutti, ma ci sono sempre stati. Sarebbe stato bellissimo condividere con loro questo trofeo: ce la siamo giocata con le nostre armi. Ora c’è delusione, ma confermo: stasera tutto il mondo ha visto perché non cambierei i miei giocatori mai”.

Stanotte forse non dormirà pensando a quel che poteva essere. “Questo è il calcio, mi chiedo ancora il perché di quei 25 minuti finali. Probabilmente era tutto scritto: caviglie, traverse, un giocatore che colpisce un compagno. I ragazzi devono stare a testa altissima, hanno fatto un percorso e una finale strepitosi”.

Sul fronte opposto Guardiola ha coronato un sogno. “Il City ha fatto una grande partita, si sono meritati questi anni e ho fatto i complimenti a Pep. Li avrei fatti aspettare volentieri ancora un po’ di tempo. Stasera avremmo meritato di più, li abbiamo messi alle corde”.

Orgoglioso dei suoi, sempre. E da questa finale nascerà l’Inter per una nuova finale. “Sappiamo che è un percorso lungo, difficilissimo. La squadra ha dimostrato in questi mesi, avendo tutti a disposizione, di poter giocare questa competizione nel migliore dei modi. Non dimentichiamo che da tempo l’Inter non arrivava agli ottavi di Champions. Già l’anno scorso avevo intuito che la squadra poteva fare di più, che non doveva pensare agli ultimi dodici anni del percorso europeo. È cresciuta, ha acquistato mentalità ed esperienza. Ci riproveremo, con tantissimo orgoglio”.

Eppure le tante occasioni sprecate…. “Abbiamo avuto tantissime occasioni, avremmo meritato di più. Devo ancora rivedere il primo tempo, ma penso che potessimo fare ancora meglio in fase di possesso. Poi chiaramente è una finale, nel secondo tempo abbiamo sviluppato benissimo e la cosa che mi rende più orgoglioso è aver affrontato il Manchester City così, Onana ha fatto una parata super su Foden. Con giocatori così è motivo di grande soddisfazione”. 

E adesso anche l’Inter si gode il suo Inzaghi, un top a livello internazionale. “Bisogna vedere, lo dirà il tempo e lo diranno i giudizi. Io sono orgoglioso dei ragazzi, del cammino che hanno fatto, di come hanno interpretato la partita contro il City. Oggi nella riunione tecnica ho detto ai ragazzi che non sarebbe stato quello che tutti dicevano e quelli che tanti scrivevano, che sarebbe stata equilibrata e decisa dall’episodio. Io non credo nella fortuna: dovevamo essere più bravi nell’episodio e farlo girare dalla nostra parte. C’è tanta occasione, ho abbracciato uno a uno i miei ragazzi, avrei voluto fare altrettanto con tutti i tifosi. Baratterei tutte le sconfitte con le emozioni che abbiamo avuto. Penso al percorso europeo, ai trofei vinti negli ultimi venti mesi: negli ultimi dodici anni si è vinto uno scudetto, negli ultimi venti mesi fatte cinque finali. Sono queste che ti fanno crescere”.