Augusto Riccardi
TORINO Ed eccolo il ritorno, la partita che non finisce mai, quella tra Inter e Juventus che vale l’accesso alla finale di Coppa Italia. Si parte dall’1-1 dell’andata a Torino. Partita speciale, anche per Allegri. “E’ sempre Inter-Juve, una bellissima partita con in palio la finale di Coppa. Faremo di tutto per andare in finale”.
Allegri sa bene quanto sia importante la sfida di San Siro, soprattutto dopo gli screzi dell’andata. “Il nostro deve essere un comportamento esemplare, quello che è successo all’andata deve rimanere lì. La Juventus ha individuato 171 tifosi, il giorno dopo sono stati subito individuati due responsabili. La Juve è all’avanguardia e un esempio da seguire. Domani deve essere una partita serena, bella e agonisticamente forte”.
Ancora dubbi, soprattutto in difesa. “In difesa devo ancora decidere. In porta c’è Perin. Vlahovic ha avuto una distorsione alla caviglia, vediamo, ma è difficile che recuperi. Pogba? Sta meglio, domani potrà fare un pezzetto di partita. Kostic e Chiesa stanno entrambi bene. Milik? Domani mattina deciderò. Milik ha fatto una buona partita e vedremo se domani potrà giocare. Kean è fuori sicuro, speriamo di riaverlo in una decina di giorni. Da Di Maria mi aspetto quello che ha fatto fino ad adesso. Lui non ha bisogno di 90′ per decidere, gli basta anche mezzora e l’altra sera l’ha dimostrato”.
Allegri sa bene quale sarà il suo futuro: “Ho un contratto di due anni e sono un privilegiato a lavorare alla Juventus. Essere qui da 7 anni mi fa sentire un privilegiato. Io sono un’aziendalista e devo aggiungere valore ai giocatori. Noi dobbiamo pensare a finire bene il campionato e arrivare alle due finali che non è facile. Però bisogna avere le idee chiare sulla stagione prossima e la Juventus deve programmare il futuro, sapendo che bisogna tornare a vincere. Ci metteremo sicuramente tutto l’impegno possibile”.