Francesco Raiola
Come cinque anni fa, il Napoli vince al novantesimo a Torino grazie alla prodezza di Raspadori ed è a cinque punti dalla matematica. Lo scudetto è sempre più vicino. Un match dominato dall’inizio alla fine dagli azzurri che hanno rischiato anche di perdere con Di Maria che si è visto annullare un gol alla VAR. Stasera a Napoli si festeggia e non ci sarà questa volta nessun albergo di Firenze che tenga. Tanti napoletani allo Stadium dopo anni di divieti provano a sostenere la capolista a pochi passi dal sogno tricolore. Allegri conferma le previsioni e si chiude col 3-5-1-1 con Soulè alle spalle di Milik, in difesa Rugani con Gatti e Danilo, regia affidata a Locatelli con Rabiot e Miretti interni, Cuadrado e Kostic esterni. Spalletti recupera Rrahmani che parte in panchina con Juan Jesus in coppia con Kim, sugli esterni Di Lorenzo e Olivera, a centrocampo Ndombelè titolare insieme a Lobotka e Anguissa, mentre nel tridente c’è Lozano con Osimhen e Kvaratskhelia.
Partita subito intensa con il Napoli che prova a prendere il controllo e la Juventus di rimessa. Il primo tiro nello specchio della porta è bianconero di Cuadrado respinto da Meret, risponde il Napoli con Ndombelè la cui conclusione è alta sulla traversa. Primo giallo per la Juventus con Locatelli che ferma un’incursione di Ndombelè, molto pimpante. Reclama il Napoli per un tocco di mano in area di Locatelli su un rimpallo ma nè Fabbri nè Aureliano al VAR fischiano. Altro episodio da moviola dove gli arbitri sono silenti subito dopo quando Gatti colpisce con un pugno Kvaratskhelia con un ghigno violento ma Fabbri non fischia neppure fallo. Kvaratskhelia resta a terra qualche minuto ma Aureliano non richiama Fabbri all’ OFR. Grande occasione per Lozano che si invola in velocità ma il messicano sciupa stoppato da Danilo invece di servire Kvaratskhelia e Osimhen che erano in posizione migliore. Ammonito anche Rabiot duro su Anguissa. Si chiude un primo tempo intenso ma a reti bianche.
Ripresa senza cambi e con lo stesso fil rouge, con gli azzurri subito pericolosi prima con Kvaratskhelia e poi con Ndombelè con Locatelli decisivo in angolo. Al quarto d’ora cambia Allegri: fuori Miretti e Kostic dentro Di Maria e Chiesa e poi dopo esce anche Soulè per infortunio al suo posto Fagioli. Predominio territoriale del Napoli che però non riesce a finalizzare con la Juventus che ci prova di rimessa con Chiesa e Di Maria. A metà ripresa cambia anche Spalletti con gli inserimenti di Elmas e Zielinski per Lozano e Ndombelè. Entra benissimo Elmas in campo che chiude un grande scambio con Osimhen che il nigeriano finalizza bene colpendo il palo, decisiva la deviazione di Gatti. Sul corner ancora Osimhen pericoloso ma il colpo di testa è centrale e salvato da Szczesny. Ancora Napoli vicinissimo al vantaggio sempre con Osimhen imbeccato da Di Lorenzo ma la conclusione del nigeriano colpisce la parte alta della traversa e schizza via. Si va vedere la Juventus a dieci dalla fine quando il Napoli perde palla in costruzione, Fagioli ruba palla e serve Milik che conclude fuori. La Juventus prende fiducia e va pure in vantaggio con Di Maria che servito in velocità scatta su tutti e batte Meret, ma tutto nasce da un intervento falloso di Milik su Lobotka che prende netto la caviglia dello slovacco. Aureliano richiama Fabbri che annulla e ammonire Fagioli per proteste. Spalletti cambia e inserisce Raspadori per Kvaratskhelia. Ammonito anche Di Maria per proteste. Cambia ancora Allegri che concede gli ultimi minuti a Vlahovic al posto di Milik. Sei di recupero concessi da Fabbri con altro gol annullato alla Juventus con Vlahovic subito protagonista ma l’assist di Chiesa aveva superato la linea di fondo. Al 93″ esplode la gioia napoletana: è Raspadori che la sblocca al volo su assist di Elmas e il Napoli va in vantaggio a Torino. Fuori Lobotka dentro Rrhamani. Ammonito anche Anguissa.
Napoli che espugna Torino grazie a Jack Raspadori decisivo nella serata più importante della storia recente azzurra. Tricolore che può arrivare già domenica prossima in caso di vittoria degli azzurri contro la Salernitana e in caso di mancata vittoria della Lazio a Milano contro l’Inter. Napoli è un vulcano pronto ad esplodere.