UEL, verso Juve-Sporting. Allegri: “Non lo sottovalutiamo, ma vogliamo andare avanti”

Nella foto: Massimiliano Allegri (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Augusto Riccardi

TORINO Il cammino verso la finale di Budapest comincia da Torino. Quarti di finale di Europa League, per la Juve c’è lo Sporting Lisbona domani sera allo Stadium. Allegri mette subito in risalto le qualità dell’avversario. “Nelle ultime 11 gare lo Sporting ha vinto sette partite e fatto 4 pareggi. Ha gamba e tecnica. Nel 2021 ha vinto il titolo in Portogallo dopo 19 anni e serve rispetto. Sappiamo che domani sarà il primo passaggio importante per poi cercare di passare il turno a Lisbona”.

Guai a sottovalutare l’avversario, ripete il tecnico bianconero. “Saremmo dei pazzi a prendere sottogamba lo Sporting, ha eliminato l’Arsenal. Rispetto al 2017 la squadra ha meno esperienza, ma ha più tecnica e gamba. E’ un quarto di finale di Europa League. E in Europa tutte le partite sono difficili”.

Innegabile che la Juve all’Europa League ci punti. “Vincere una competizione è molto difficile. E’ sempre una cosa straordinaria. L’Europa League è una competizione importante con squadre forti. Tornare a giocare una finale sarebbe un bel successo. Prima mancano ancora 4 partite però, intanto facciamone una e poi faremo l’altra tra una settimana”.

Ma intanto, il rimpianto di non esserci in Champions, nell’anno in cui altre tre italiane sono approdate ai quarti. è tanto. “Sono contento per Inter, Milan e Napoli. E non sono sorpreso dei loro risultati. Se noi siamo in Europa League vuol dire che ci siamo meritati di giocare in questa competizione. Ora faremo tutto il possibile per tornare a giocare in Champions la prossima stagione”.

Bella testa del tecnico anche l’ipotesi tridente. “A specchio con lo Sporting? Vediamo, non è questione di moduli. Bisogna avere equilibrio, si gioca su 180 minuti. Chiesa sta molto meglio, i tre attaccanti o quattro dipende da domani e non dal modulo dello Sporting”.

Capitolo formazione, qualcosa Allegri la regala. “Alex Sandro e Vlahovic sono a disposizione. De Sciglio speriamo di riaverlo per il Sassuolo. Dusan sarà a disposizione, può giocare anche 90. Critiche a Vlahovic? Anche Ronaldo è stato criticato all’inizio quando non segnava. Vlahovic il gol lo ritroverà, non scordiamoci che ha 22 anni. Capita a tutti gli attaccanti di attraversare dei periodi in cui non arriva il gol. Deve stare tranquillo. L’anno scorso c’era qualcuno che non voleva più vedere nemmeno giocare Rabiot… Dusan è molto bravo, è giovane. Ma ora non è meno forte di quando è arrivato. Io sono contento di quello che sta facendo. Pogba? Sarà convocato, per giocare vedremo domani. E’ importante che abbia fatto qualche allenamento con la squadra senza fermarsi. Se dovessimo averlo nel finale sarebbe molto importane perché la stagione è ancora lunga e potrebbero mancare ancora 16 partite”.

La pressione c’è, inutile negarlo. “Alla Juve c’è sempre pressione, ma noi dobbiamo continuare a lavorare sul campo. A maggio il calendario si riempie. Vedremo se saremo bravi e fortunati ad andare in finale di Coppa Italia e avanti in Europa League. La squadra è abituata alle notizie che arrivano e non arrivano. Da questa esperienza usciremo tutti fortificati. Tutte le situazioni devono diventare un’opportunità e da qualche parte c’è sempre una via d’uscita. Noi pensiamo al campo, il club lavora nelle stanze in cui ci si può difendere. La sconfitta con la Lazio non ha cambiato nulla. Per ora abbiamo 59 punti sul campo e siamo la seconda forza del campionato, poi vedremo cosa riusciremo a fare nelle gare che mancano. Questo può non piacere a qualcuno, ma a noi non deve interessare. E’ così”.

L’ultima è sulla discussione con Paredes, ma Allegri taglia corto. “Pasquetta è stata una bellissima giornata. Con Leandro c’è stata solo una chiacchierata, un confronto di idee. Non sta giocando molto in questo periodo ed è normale un po’ di frustrazione. L’importante è che tutti siano concentrati sugli ultimi 50 giorni della stagione. In tanti restano fuori, ma io faccio le mie scelte per il bene della squadra. Io ho fiducia in tutti i giocatori della rosa, ma sono anche contento che lui abbia avuto una reazione perché vuol dire che tiene a far bene”.

E allora testa allo Sporting. Calcio d’inizio allo Stadium alle ore 21.