Cinico e spietato: il Bologna si divora l’Udinese

Nella foto: esultanza gol Stefan Posch (foto Image Sport)

Robert Vignola

Con grande cinismo il Bologna mette alle corde l’Udinese e si rilancia nella corsa a ridosso dell’Europa. Davanti a una bella cornice di pubblico nonostante il tempo umido, Motta schiera Bardi in porta (con Skorupski influenzato) e affida a Sansone e Barrow la coabitazione in attacco, mentre Sottil deve rivoluzionare la difesa falcidiata dalle assenze. Ad aprire le danze è il magnifico gol di Posch, difensore al quinto centro stagionale: il destro dai trenta metri sorprende Silvestri. L’Udinese non reagisce e finisce per subire: Schouten recupera palla a centrocampo, Barrow smista per Moro che avanza e dopo una serpentina al limite dell’area la infila sul primo palo con  tocco da biliardo. Samardzic avrebbe al quarto d’ora l’occasione per far male sugli sviluppi di un corner, ma manda il pallone oltre i tabelloni. Ben più ghiotta l’occasione successiva: calcio d’angolo per la testa di Zeegelaar, Bardi sembra superato ma sulla linea Posch spazza. Ancora il difensore olandese fallisce di poco il gol in mischia nell’area avversaria. Il Bologna tiene Silvestri sulle spine: il portiere vede sfilare oltre il palo una punizione dal limite di Sansone. Nel finale di tempo Beto si gira bene e non centra di poco il bersaglio grosso, mentre nel recupero Bardi neutralizza prima una non banale punizione di Samardzic, poi un colpo di testa di Ehizibue.

Sottil si gioca il tutto per tutto e dopo l’intervallo si presenta con Nestorovski al posto di Ebosele. È di Beto il primo tentativo, sopra la traversa. A segnare è però ancora il Bologna: azione corale innescata da Schouten per Kyriakopoulos, Moro riceve e lascia a Barrow che trasforma un rigore in movimento. Il gambiano pochi minuti dopo vuol prolungare la festa, ma il destro a giro sfila alto. Con l’Udinese un po’ rassegnata, sotto la pioggerella fioccano i cambi: Motta fa alzare dalla panchina Dominguez, Orsolini e Soriano per mandare sotto la doccia Aebischer, Ferguson e Barrow, poi entrano Medel e De Silvestri per gli altri due marcatori di giornata Moro e Posch. Silvestri fa la sua prima parata uscendo su Sansone ben lanciato da Dominguez) mentre trovano qualche minuto di gioco Pafundi, Masina, Arslan e Abankwah (per Thauvin, Samardzic, Udogie e Lovric). Nel finale Dominguez e Soriano provano tiri dalla distanza che non modificano il già ricco bottino di tre reti.