Mancini esalta la Roma e stende la Juve

Nella foto: l'esultanza di Gianluca Mancini (foto di SALVATORE FORNELLI )

Una partita pazzesca, non bella ma tonica sotto l’aspetto caratteriale. L’ha vinta la Roma grazie ad un gol nella ripresa di Mancini. I giallorossi riscattano Cremona, mentre la Juve cade dopo sette vittorie di fila. E’ stata la vittoria di Mourinho che sul piano del gioco ha sbagliato praticamente nulla, com un atteggiamento irreprensibile che ha impedito alla Juve di produrre il suo naturale gioco per poi colpire alla prima occasione utile.

Le scelte dei tecnici

Mourinho modella la Roma. Abraham va in panchna e affida la prima linea  all’ex Dybala, a sostegno Pellegrini e Wijnaldum. Nel 3-4-2-1 del portoghese, in mezzo Matic e Cristante, con Karsdorp e Spinazzola esterni. Dietro i soliti tre, Mancini, Smalling e Ibanez davanti a Rui Patricio. Nella Juve, 3-5-2, Allegri, schiera Vlahovic con Di Maria. In cabia di regia c’è Locatelli, accanto a lui Fagioli e Rabiot, esterni Cuadrado e Kostic. Dietro davanti a Szczesny, Danilo, Bremer ed Alex Sandro.

Partita bloccata

Non certo un primo tempo vivace anzi, piuttosto monotono, con due squadre compatte che lasciano poco spazio, con la paura che per i primi quarantacinque la fa da padrone. Pochi guizzi: ci prova Spinazzola al termine di un’azione prolungata, poi piattone di Dybala, Szczesny c’è. Il match non decolla, squadre coperte e solo nel finale serve una smanacciata di Rui Patricio per deviare sul palo un colpo di testa di Rabiot da due metri. Poco per un primo tempo che non è piaciuto a nessuno.

La sblocca e decide Mancini

Fuori Alex Sandro, dentro Bonucci nella Juve alla ripresa del gioco. Mourinho studia due cambi: pronti Abraham e Karsdorp. Ma all’improvviso la sblocca la Roma con un diagonale imprendibile di Mancini che va ad esultare sotto la Sud. Esplode l’Olimpico: 1-0 Roma. Cambi congelati per Mourinho. Punizione Juve dal limite, gran botta di Cuadrado, palla che scheggia il palo esterno. Dentro Chiesa per Fagioli. La Roma rischia su uno sciagurato retropassaggio di testa di Zalewski che per poco non innesca Vlahovic. Mourinho richiama proprio Zalewski, dentro Karsdorp. Poi doppio cambio di Mourinho: fuori Dybala e Wijnaldum, dentro Abraham e Bove. Gran giocata di Spinazzola che taglia in due la difesa bianconera, ma guadagna solo un’angolo. E stavolta è Szczesny a salvare la Juve con una paratona sull’incornata a botta sicura di Smalling. Doppio cambio per Allegri: fuori Locatelli e Kostic, dentro Pogba e Paredes. La partita si accende e stavolta è Rui Patricio ad allungarsi per deviare in angolo una conclusione pericolosa di Di Maria diretta all’angolino. Dieci alla fine, la Juve spinge, la Roma si compatta dietro. Fuori Pellegrini a cinque dalla fine, dentro Belotti, mentre Allegri inserisce Kean al posto di Cuadrado. Dura pochi secondi la gara di Kean che colpisce Mancini: rosso diretto e Juve in dieci. Sette di recupero. Dove succede praticamente nulla. E la vince la Roma.

Cartoline dall’Olimpico (di Salvatore Fornelli)

Nella foto: Josè Mourinho e Massimiliano Allegrj (foto di SALVATORE FORNELLI )
Nella foto: il gol di Gianluca Mancini (foto di SALVATORE FORNELLI )
Nella foto: Smalling e Vlahovic in contrasto aereo (foto di SALVATORE FORNELLI )
Nella foto: l’esultanza di Paulo Dybala (foto di SALVATORE FORNELLI )