Guglielmo Guidi
Dopo il poker al Milan, la Lazio non si sposta dall’Olimpico per ospitare la Fiorentina (domani ore 18). Sarri predica umiltà. “La soluzione è l’equilibrio, nelle sensazioni e nell’analisi, senza andare mai in over di pessimismo o ottimismo. I nostri trascorsi ci dicono che questa è una partita a rischio, serve il salto di qualità definitivo. Abbiamo speso tante energie mentali con il Milan, temo il down. La continuità è l’unica cosa che manca a questa squadra. La gara d’andata fu vinta largamente a livello di punteggio, ma non di prestazione. Loro non hanno fatto meno di noi in campo. In questa fase di stagione la Fiorentina non riesce a concretizzare le prestazioni che fa. È prima per baricentro, terza per tiri fatti, quarta per occasioni create, per esempio. Nella partita singola quindi è pericolosissima”.
Sulla media punti per la Champions, che sicuramente potrebbe essere più alta rispetto ai 73 degli ultimi anni, Sarri fa spallucce. “La media è come la media del pollo. Se c’è un pollo per 10 persone e lo mangia tutto uno gli altri 9 hanno fame. Stai parlando con uno che ha perso un campionato con 91 punti, non è mai successo. Della media me ne faccio poco. La competizione aumenta le prestazioni di tutte le squadre, poi i punteggi dipendono dalla quota salvezza: in base al rendimento delle squadre che lottano per retrocedere, si alza o abbassa la soglia. Ogni campionato ha una storia a sé”.
Su Immobile non sarà Sarri a decidere. “Ancora non è la mia l’ultima parola. Non ha mai fatto un allenamento completo con la squadra. Il ragazzo ha sensazioni positive, i medici sono più cauti, l’ecografia sembra pulita. L’ultima parola spetta ai medici, lui vuole mettersi a disposizione per qualche minuto. Vediamo i riscontri di oggi, poi si deciderà. Formazione? Ieri ci siamo allenati a 48 ore dalla partita. Se la stanchezza è solo fisica non ho preoccupazione, se è mentale è più difficile recuperare”.