Qatar2022. L’Argentina è campione del Mondo: Francia battuta ai rigori

Nella foto: l'Argentina campione del mondo (foto Imago/Image Sport)

Massimo Ciccognani

DOHA (Qatar) L’Argentina è campione del Mondo, ma quanta fatica. Dal paradiso all’infermo e ritorno, con l’Argentina che va sopra di due, domina, si fa riprendere. E non bastano neppure i supplementari. Decidono i rigori e gli errori di Coman e Tchouameni, mentre non sbaglia nulla l’Argentina. Che alza al cielo di Doha la Coppa del Mondo. Trentadue anni dopo la vittoria in Messico, torna a vincere un Mondiale qui in Qatar. Trentadue anni fa illuminata da Diego Armando Maradona, stasera dal figlioccio di calcio che è Leo Messi che dal primo giorno si è caricato sulle spalle l’Argentina portandola fino alla finale del Lusail. Stradominata sul piano del gioco, dei gol, delle occasioni, di una qualità pazzesca. Messi e Di Maria la mettono in discesa. Nel finale, partita che sembra chiusa, ma la Francia, due guizzi e la riapre con una doppietta di Mbappè. Serve l’overtime e nel secondo supplementare, la botta sotto misura di Leo Messi e il nuovo pari di Mbappè. I rigori esaltano l’Albiceleste. E può cominciare la festa.

Così in campo

Scelte confermate da parte dei due tecnici. Non aveva dubbi Scaloni, né sugli uomini, né sul modulo, un 4-3-3, con  Alvarez, Messi e Di Maria a far male alla retroguardia francese. In mezzo Enzo Fernadez, De Paul e Mac Allister, dietro Romero e Otamendi davanti a Emiliano martinez, con Molina e Tagliafico esterni di difesa. E’ un 4-2-3-1 invece per la Francia, con Didier Deschamps che schiera Kound, Varane, Upamecano e Theo Hernandez nei quattro dietro davanti al capitano Loris. Tchouameni e Rabiot intermedi, Griezmann, Mbappè e Dembele alle spalle di Giroud. Direzione di gara affidata al polacco Szymon Marciniak, assistenti i connazionali Sokolnicki e Listkiewicz, quarto uomo l’americano Elfath. Al Var il polacco Kwiatkoski, avar Soto (Venezuela), Atkins (Usa) e Guerrero (Messico). 

Di Maria incanta

Scaloni lo ha preferito a Paredes e la scelta si è rivelata quanto mai azzeccata, perché lo juventino ha fatto la partita, il vero uomo in più per l’albiceleste. Disegna grande calcio e con uno come Messi vicino, diventa tutto più facile. E’ la partita che non ti aspetti, perché l’Argentina gioca, e bene a calcio, la Francia invece sembra rimasta negli spogliatoi, irriconoscibile. Soprattutto dopo il gol subito. Di Maria fa passare un brutto quarto d’ora ai francesi, a sinistra fa il vuoto, si accentra, dialoga, non lo prende nessuno. E dopo appena venti minuti, si procura il rigore del vantaggio. Entra in area palla al piede, supera in dribbling Dembélé con l’attaccante francese che lo stende senza tanti complimenti. proteste inutili, Marciniak è a due passi, vede tutto. Rigore. Dal dischetto va Leo Messi, freddo, glaciale, incrocia con il mancino ed è 1-0. Esplode il Lusail. Messi sempre a segno in questo mondiali. E il vantaggio c’è tutto. L’Argentina domina sul piano del gioco, la Francia è impalpabile, con Mbappe che non struscia palla ingabbiato nella morsa difensiva argentina, e Giroud non vede la miseria di un pallone. Ci prova il solo Griezmann, ma è troppo solo. 

Capolavoro Messi

L’Argentina è in salute, vede l’avversario sulle gambe, e allunga. Ripartenza capolavoro con Leo Messi che da destra apre per Alvarez, di prima per Mac Allister che prolunga per Di Maria che arriva a rimorchio. E il Fideo non si fa pregare, fa gol ed è overdose di felicità per l’Argentina: 2-0. La Francia non decolla e a quattro dall’intervallo, Deschamps  toglie Giroud e Dembélé per inserire Thuram e Kolo Muani, la mossa della disperazione al tramonto della prima frazione che suona come una bocciatura per i due, oltre che per una grande umiliazione, soprattutto per il milanista che aveva trascinato la Francia in finale con i suoi gol e non meritava una umiliazione del genere.

Mbappè rianima la Francia

Non c’è partita perché la Francia non riesce a cambiare ritmo, mentre l’Argentina continua a disegnare calcio spettacolo, forte del doppio vantaggio e dell’incapacità del transalpini di reagire. Magari colpa dell’influenza che ha debilitato la squadra, ma questa è un’altra Francia. L’Argentina continua a dominare,  Di Maria si prende la standing ovation al cambio con l’Albiceleste sempre più padrona del campo. Il primo squillo francese arriva a venti dalla fine ad opera di Mbappè, con palla però alta. Nella Francia dentro Coman e Camavinga, fuori Theo Hernandez e Griezmann. Argentina in controllo, ma dal nulla ecco lo spunto della Francia. Kolo Muani entra in area da sinistra e va a contatto con Otamendi. Rigore, dal dischetto Mbappé che trasforma: 2- 1 e partita riaperta quando alla fine ne mancano appena dieci. E non è finita perché dopo appena due giri di lancette, ecco il pari. Messi perde una palla in mezzo al campo sulla pressione di Coman, scambio al volo tra Mbappè e Kolo Muani con diagonale dell’attaccante del Psg sul quale può nulla Lloris: 2-2. Thuram va giù in area, Marciniak lo ammonisce per simulazione. Giusto. Otto di recupero, ma adesso sta meglio la Francia, con l’Argentina che ha accusato il doppio colpo. Ci prova però Messi dai venti metri con una botta che esalta i riflessi di Lloris. Supplementari.

Messi illude, Mbappé lo riprende

Fuori Molina nell’Argentina, dentro Montiel, mentre nella Francia Fofana rileva Rabiot. Poi, altri due cambi per Scalopni che inserisce Lautaro Martinez e Paredes al posto di Alvarez e De Paul. Francia in pressione, ma l’occasione capita suoi piedi di Lautaro Martinez, Upamecano spedisce in angolo. L’epilogo nel secondo supplementare con l’Argentina che ritorna sopra ancora con Messi che ribadisce in rete una respinta di Lloris dopo una conclusione rabbiosa di Lautaro Martinez. Fallaccio di Paredes su Mbappè, lo juventino si prende il giallo. E a stretto giro, altra svolta, perché Montiel allarga il braccio in area sulla conclusione di Mbappè ed è rigore: il parigino trasforma per la sua personale tripletta: 3-3. Emozioni fino al minuto 120. Marciniak fischia, decidono i rigori.

Rigorosamente Argentina

Segna subito Mbappè, replica Messi, poi doppio errore francese con Coman e Tchouameni, mentre vanno al bersaglio grosso Dybala e Paredes. Thuram non sbaglia, ma neppure Montiel che chiude la serie: 7-5 Argentina. Campione del Mondo

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