Massimo Ciccognani
DOHA (Qatar) Passa la Croazia che batte il Giappone (4-2), ma solo dopo la lotteria dei calci di rigore. Gli errori dei giapponesi, le parate di Livakovic decidono la sfida, dopo che nei regolamentari erano stati Maeda e Perisic andare al bersaglio grosso Avanza la Croazia che ai quarti troverà la vincente di Brasile-Corea del Sud.
Le scelte dei tecnici
Giappone in campo con il 4-5-1: Gonda in porta, Tomiyasu, Yoshida, Taniguchi e Nagatomo dietro, Ito, Endo, Kamada, Morita, e Doan dietro, Maeda unica punta. Dalic, tecnico della Croazia, risponde con il consueto 4-3-3: Tra i pali Livakovic, quindi Juranovic, Lovren, Gvardiol e Barisic nei quattro dietro, Juranovic, Brozovic e Kovacic in mezzo, Kramaric, Petkovic e Perisic in prima linea.
Giappone avanti con merito
Non può più essere considerato una sorpresa il Giappone. Entra in campo con la scioltezza e la qualità che gli ha permesso di battere Germania e Spagna e gioca un primo tempo decisamente migliore rispetto ai croati, soprattutto sul piano della qualità, schiacciando gli avversari attraverso il gioco. Di occasioni, i samurai di Moriyasu, ne hanno tante, a cominciare dal colpo di testa di Taniguchi, alto di poco. Qualche errore di troppo in fase di disimpegno, con Tomiyasu che si fa soffiare il pallone da Perisic che però ha finito con il calciare addosso al portiere giapponese. Ma i giapponesi sono superiori sul piano del gioco e della velocità, Ito sfugge via che è una bellezza e la Croazia soffre. Ci prova Kamada, gran destro che si spegne poco sopra la traversa. Il vantaggio nipponico arriva quasi allo scadere: angolo dalla destra di Doan e Maeda in mischia si gira bene e fulmina alle spalle di Livakovic: 1-0 Giappone. Meritatissimo.
Si va ai rigori
Ancora più intrigante la ripresa, col Giappone a provare a consolidare il vantaggio e la Croazia a riprendere la partita. E il pari arriva quasi subito, a firma di Ivan Perisic che gira in rete di testa un cross di Juranovic con palla che si infila nell’angolino: 1-1. E adesso è un’altra partita. Ci prova il giapponese Endo, Livakovic alza sopra la trasversale, poi tocca a Modric misurare la reazione di Gonda che compie un miracolo andando a smanacciare la conclusione mortifera del madridista. Più nulla fino alla fine con Giappone e Croazia che non creano più nulla. E per la prima volta, alla quinta partita degli ottavi, si va ai supplementari. Che partoriscono il nulla. Qualificazione ai quarti affidata ai calci di rigore.
Il dischetto premia la Croazia
Calcia Minamino, debole e centrale: parato. Segna Vlasic. Anche Mitoma si fa parare il tiro da Livakovic, e non sbaglia Brozovic. La riapre Asano perché Livaja spedisce sul palo: 2-1 Croazia. Sbaglia ancora il Giappone con Yoshida e la chiude Pasalic che fissa il punteggio sul 4-2 e porta la Croazia ai quarti