Massimo Ciccognani
DOHA (Qatar) Vince e convince il Brasile che frantuma all’esordio una Serbia che ha pensato troppo a difendere il pari, anche se contro questo Brasile c’era poco da fare. Decide una doppietta di Richarlison nella parte discendente del match. Prio tempo bruttino, con i verdeoro padroni del campo, ma senza sfondare. Solo un tiro dalla distanza di Casemiro e una verticalizzazione di Neymar senza fortuna. Alla mezz’ora, il Brasile prova a sfondare per vie centrali, Thiago Silva premia l’inserimento di Vinicius ma il torinista Milinkovic Savic chiude bene. Nel finale altra occasione verdeoro: svarione di Milenkovic che si fa anticipare da Vinicius poi è bravo a chiudergli lo spazio per il tiro. Tutto qui il primo tempo. Un po’ poco. Ritmo blando, il Brasile tiene palla, la fa girare con una velocità pazzesca, ma senza sfondare. All’intervallo lo zero a zero ci sta tutto. Raphinha ha subito una palla d’oro a inizio ripresa, ma la spreca calciando su Milinkovic Savic. Il Brasile ha fretta e accelera, e la sua manovra diventa un assedio, ma la Serbia si difende a denti stretti anche se non riesce più ad uscire dalla propria metà campo. Neymar si coordina bene ma calcia male da due passi. Il Brasile prova a schiacciare la Serbia, Alex Sandro centra la base del palo con una bordata da fuori. Spinge ventre a terra la squadra di Tite e il vantaggio si materializza all’ora di gioco. Conclusione mortifera di Vinicius, Milinkovic è ancora lì, respinta che però finisce sui piedi di Richarlison per il più facile dei tap in: 1-0 Brasile ed esplode il Luisal in gran parte a tinte verdeoro. Scivola Vinicius al momento del tiro vanificando un controgioco pazzesco. Tanto, tanto Brasile, ma la Serbia non è morta e in un minuto si fa vedere con tanta sostanza dalle parti di Alisson. Ma il Brasile è di un altro pianeta e quando allunga sono dolori. E a qundici dalla fine la chiude, con una giocata pazzesca di Richarlison che si gira in area e in rovesciata fa esplodere il Lusail. Nel finale ci pensa Milinkovic Savic ad evitare che il passivo assuma proporzioni più vistose. La Serbia alza bandiera bianca, il Brasile stravince la sfida e manda un segnale chiaro alle altre pretendenti alla vittoria finale. Peccato per l’infortunio a Neymar costretto ad uscire a dieci dalla fine per una botta alla caviglia. Brasile in ansia, sarà valutato nelle prossimeore.