Marco Grande
C’è l’Hellas Verona sulla strada del Milan, che vuole archiviare in fretta il k.o. di martedì col Chelsea in Champions e tornare a parlare la lingua che conosce meglio, quella della vittoria. Match ostico per i rossoneri, che affrontano in campionato una squadra in piena crisi di risultati e che lotta per non retrocedere, sognando però il colpaccio tra le mura amiche del Bentegodi contro i campioni d’Italia. Niente conferenza stampa pre-partita per Pioli, che guarda agli scaligeri in piena emergenza sul fronte degli indisponibili, ma che si adatterà alla rosa a disposizione, affidandosi al suo irrinunciabile 4-2-3-1.
In porta ci sarà ancora Tatarusanu mentre dietro spazio alla difesa a quattro con Kalulu, Tomori, Gabbia e Theo Hernandez. A centrocampo costretti agli straordinari i soliti Tonali e Bennacer. Diaz, sulla trequarti, sarà affiancato dall’intoccabile Leao e da uno tra Krunic e il rientrante dall’infortunio Messias. In avanti il riferimento offensivo potrebbe essere costituito da uno tra Origi e Rebic, con Giroud che ha finito la benzina e che quindi scalda i motori dalla panchina. Obiettivo vincere per rimanere nella scia del Napoli capolista, di scena domani al Maradona contro il Bologna.
Di fronte, domani alle 20,45 al Bentegodi ,ci saranno i padroni di casa dell’ Hellas, che ha cambiato da poco guida tecnica, dando il ben servito a Cioffi ed affidandosi all’ormai ex tecnico della primavera Salvatore Bocchetti, alla prima in assoluto in panchina. Ad oggi un solo successo per i veneti, risalente ormai al 2-1 del lontano quattro settembre scorso contro la Samp al Bentegodi. Per il resto due pareggi e sei sconfitte. Troppe per un collettivo che ambisce ad una salvezza tranquilla. Che domani prova ad invertire la rotta, contro un ex come Bocchetti, sebbene abbia vestito il rossonero solo per sei mesi. Bocchetti e il Verona ci credono, ma il Milan non ha certo l’intenzione di uscire di scena.