UEL. Roma, pari a Siviglia

Nella foto: il Gallo Andrea Belotti (foto di SALVATORE FORNELLI)

Ramon Mendez

SIVIGLIA Un pari che serve a poco, che fa morale perché la Roma a Siviglia contro il Betis, al netto delle tantissime assenze, ha giocato una partita maiuscola senza però riuscire a portare a casa i tre punti che avrebbero spianato la strada verso la seconda fase. Situazione ancora fluida con la Roma che si giocherà il secondo posto nelle partite contro Helsinki e Ludogorets. Al Benito Villamarin, finisce 1-1: vantaggio sivigliano con Canales, il pari di Belotti nella ripresa. La Roma ci ha provato, ha fatto la partita, ma alla fine ha dovuto accontentarsi di un pari, importante per come è messa ora la squadra, ma che lascia l’amaro in bocca perché i giallorossi avrebbero meritato qualcosa di più.

Le scelte

Il mercato estivo della Roma è tutto in infermeria, da Wijnaldum a Dybala, a Celik che i giallorossi rivedranno solo nel 2023. Mourinho lancia dal primo minuto Belotti al fianco di Tammy Abraham che per la prima volta giocano in coppia dal prino minuti. Nel 3-4-1-2 del portoghese, c’è Pellegrini alle spalle dei due attaccanti. Dietro a sinistra c’è Spinazzola, con Zalewski dalla parte opposta, in mezzo i soliti Matic e Cristante. Dietro Mancini, Smalling e Ibanez davanti a Rui Patricio. Betis Siviglia che Pellegrini schiera coon un 4-2-3-1. Claudio Bravo tra i pali, Ruibal, Pezzella, Luiz Felipe e Miranda nel quartetto difensivo, Akouokou e Guardado davanti alla difesa, quindi Rodri, Canales e Joaquin a ridosso di Willian José.

Sfortunata deviazione di Ibanez: 1-0 Betis

La Roma parte meglio, gioca conintensità, fa la partita, ma all’intervallo è sotto di un gol. Casuale frutto di una conclusione dalla distanza du Sergio Canales deviata da Ibanez che spiazza Rui Patricio. L’inizio è di puro equilibrio e studio, la Roma gioca corta e attenta, con un 3-5-2 che concede poco agli andalusi. Spinazzola prende campo e si avvio verso il completo recupero. Due palle invitanti, per Pellegrini e Belotti, ma i giallorossi non trovano il bersaglio grosso. Il Betis alza i giri  e crea pericoli nelle transizioni, ma i giallorossi si difondono con ordine. Zalewski e Spinazzola spingono come piace a Mourinho, ma davanti la Roma fatica a tenere palla, il che costringe Matic e Cristante ad un super lavoro. Pellegrini è costretto a giocare in mezzo, facendo mancare l’apporto in fase di rilancio dell’azione. Lo svantaggio romanista arriva in maniera sfortunata, come descritto. Belotti di testa da 1-1, sfruttando il centro al bacio di Spinazzola, ma è tutto fermo per leggerissima posizione di ffside dell’ex granata. All’intervallo è 1-0 Betis, e per la Roma, non va bene.

La riprende Belotti 

Dentro Camara per Matic, il primo cambio per Mourinho. La Roma riprende a fare il suo gioco, comincia a spingere e dopo un paio di percussioni, trova il pari. Lancio di Abraham che apre per Camara che la mette in mezzo di prima intenzione dove il Gallo Belotti non perdona. Si alza la bandierina, l’arbitro dice che è offside. Lunghissima visione al Var poi, la rete è convalidata: 1-1 al Benito Villamarin. Pari meritato per i giallorossi. Secondo cambio per la Roma, dentro Viña, fuori Spinazzola per gli ultini venti minuti di gara. Il ritmo si abbassa, conil Betis che pensa più a controllare, mentre la Roma deve provarea vincerla. Terzo cambio, dentro Bove per Belotti, mentre la Roma continua ad attaccare sospinta dai duemila tifosi che l’hanno seguita al Villamarin con la Roma adesso 3-5-1-1. Per vincerla quando alla fine ne mancano dieci più un cospicuo recupero. In campo anche El Shaarawy al posto di Pellegrini al tramonto del match. La Roma ci prova con convinzione, ma non trova lo spazio giusto. Cinque di recupero, che non sortiscono glieffetti sperati. Finisce 1-1, con la Roma che resta inchiodata a quota 4. Che non è il massimo per sperare nel secondo posto. 

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