Napoli a Cremona. Spalletti: “Nessuna euforia, l’ambiente è maturo”

Francesco Raiola

NAPOLI Subito ritorno al campionato dopo l’overdose da Champions. Per il Napoli capolista, c’è l’impegno esterno di Cremona. La prima notizia che regala Spalletti, riguarda Osimhen. “Sono valutazioni che si fanno dopo esami clinici e della condizione. Si mette tutto insieme e non si rischia niente, l’abbiamo visto già l’altra volta e siamo rimasti senza un calciatore che poteva essere determinante. Osimhen lo vogliamo a disposizione al meglio, al livello che ha, mettendo insieme tutto abbiamo deciso di dargli ancora un turno. Non è ancora in condizione, ha fatto un allenamento ridotto, poi domani sta in panchina ma non si allenerebbe per fare 10 minuti? Oggi e domani si allenerà forte e l’avremo a disposizione”.

Azzurri reduci dalla goleada di Amsterdam, ma Spalletti garantisce sul Napoli. “Non c’è euforia nello spogliatoio, ovvero una tendenza ad essere eccitati eccessivamente, ma solo la consapevolezza di fare cose importanti, tutti stanno dando l’anima e si stanno impegnando al massimo per avere un comportamento corretto. Io non vedo neanche eccessiva euforia da parte dei napoletani in città, è chiaro che poi stiamo facendo cose importanti ma tutti sanno che è un gioco dove bisogna mantenere lucidità e continuità, il campionato è lungo. L’ambiente è maturo, si fanno cose importanti, in maniera programmata”.

Un lavoro capillare, del quale il tecnico di Certaldo va fiero. “Stiamo facendo un buon calcio, poi in campo c’è chi trova la soluzione da solo e si pensa che il gioco sia determinato dalla giocata di un giocatore solo, di un cross, di una giocata, poi c’è quello meno visibile, il muoversi in maniera corretta, sacrificarsi per il compagno, essere collettivo, noi lavoriamo per questo, voi lavorate per altro… volete quello invincibile che salva tutti ma la squadra a volte fa tanti gol addizionando i comportamenti collettivi ed il nostro Napoli è così. Domani troveremo un ambiente bellissimo, Cremona è una città che vive il calcio in maniera corretta, ho persone che conosco bene e mi dicono che la stanno vivendo la situazione di classifica in maniera totalmente positiva al di là dei risultati. So cosa dà una squadra a Pecchia, conosco bene Alvini che li allena adesso, la tribuna era piena di altri allenatori per vedere cosa faceva lui in allenamento, non facciamoci fregare dalla faccia da bravo ragazzo, è uno furbissimo, sveglissimo, gli farò i complimenti e lo incontrerò volentieri. Mi ha sempre detto che avremmo dovuto sfidarci e se lo merita, sono io fortunato ad allenare nella sua stessa categoria. Qui si corre meno rischi di fare distinzioni tra squadre, tutti vogliono far bene, troveremo una squadra forse più chiusa, ci darà meno campo, ma poi non lo so perché nell’ultima sono andati addosso all’avversario e lui è uno propositivo, ma con molti impatti, duelli, per cui bisognerà essere quelli che ho visto oggi all’allenamento”.

Qualche problema per Zielinski e Kvara, ma Spalletti non vuol sentir parlare di turn over. “Sono a disposizione. Si sono allenati tutti, ne abbiamo alternati 3 perché ne abbiamo 26, la partita l’abbiamo fatta in 12 contro 12, tirando tutti dentro. Non esiste nel calcio moderno la partita da turnover e quella da non turnover. Altrimenti restiamo indietro. La gestione della rosa deve essere continua, riguarderà un certo numero di calciatori più o meno ad ogni partita. Ndombelé ad esempio ha giocato un tempo una partita, un tempo un’altra, è una partita come gli altri, sotto forma differente ma è così, ad eccezione di qualcuno che ha doti straordinarie è fisiologico vedere un abbassamento dopo gare e viaggi continui, per tenerli tutti in condizione se si cambiano 2-3 a partita è meglio per tutti e non sono riserve per me. Purtroppo oggi non do molte indicazioni sulla formazione perché mi piace prima darla ai calciatori e ci prendiamo un altro giorno e la sapranno domani mattina”.