Stefano Sale *
Gioia e dolore. Dopo il gran colpaccio a San Siro arriva purtroppo un’altra sconfitta in casa, dopo quella con l’Atalanta. Anche contro il Betis, un po’ per colpa della sfortuna ma anche per nostri demeriti. Era lo scontro diretto per tentare di riacciuffare gli spagnoli in testa della classifica del girone di Europa League. La partita si era messa bene, sui binari giusti, col vantaggio su rigore, ma poi i troppi errori e gli episodi a sfavore hanno finito per penalizzarci. Su tutti, il gol del raddoppio fallito da Cristante e la gran parata del portiere avversario sul tiro al volo di Dybala. Una Roma che va a corrente alternata, ma con una costante positiva, appunto Paulo Dybala, semplicemente straordinario con le sue giocate, ancora una volta protagonista assoluto. Lo stesso non si può dire dei suoi compagni di reparto. Abraham lotta e s’impegna ma non gli riesce quasi mai nulla. Zaniolo forse anche peggio, mai incisivo, irritante e poco intelligente visto la reazione di stizza che gli costa anche il rosso nel finale. Anche Pellegrini non attraversa un buon momento. Il capitano, assente col Betis, ha problemi più che altro fisici. Ora anche Celik, uscito malconcio. Nonostante tutto, in campionato la classifica è positiva, ma grazie soprattutto a Dybala e Smalling. Ora serve essere più cinici sottoporta. Alla squadra mancano maledettamente le prestazioni degli altri giocatori top, da Spinazzola a Rui Patricio. Serve una grande prestazione a Siviglia. Ma prima c’è il Lecce, bisogna ricompattarsi subito, è troppo importante rimanere agganciati alla zona di testa in campionato, poi andiamo a Siviglia a riprenderci il maltolto. Mou, pensaci tu!
*Roma Club Dublino, tifoso Roma