Verso Udinese-Roma- Mourinho: “Una delle gare più difficili”

Nella foto: Jose' Mourinho (foto di SALVATORE FORNELLI)

E’ un Mourinho-show quello che presenta la sfida di domani alla Dacia Arena contro l’Udinese per la sua Roma. Fair play finanziario, la Williams, il mercato, il primato. Non ci si annoia mai con Josè. “Il fair play finanziario è un meccanismo che non funziona benissimo – attacca il tecnico della Roma – protegge le squadre che sono già potentissime e che non lo applicano in maniera virtuoso. Poi per carità è un meccanismo onesto, però a livello competitivo non è un meccanismo di fair play. Penalizza infatti le squadre che vogliono emergere”.

E poi eccolo entrare nel vivo della sfida di Udine. “El Shaarawy, Kumbulla, Darboe, Zaniolo e Wijnaldum non ci sono. Dybala e gli altri stanno bene. Camara non ha i 90 minuti e non ha la possibilità di cominciare la partita. Nemmeno ha la conoscenza del nostro metodo di gioco. Ha dimostrato la sua qualità in allenamento, è un giocatore di qualità che ci aiuterà tanto. Per ora andrà in panchina, poi piano piano ha un percorso da fare. La gara di Udine sarà difficile, la più complicata del campionato ad oggi. Sanno gestire la partita e i tempi della gara come vogliono loro. Hanno questa intelligenza di condizionare l’arbitraggio, è una squadra che mi piace e rispetto. Domenica sarà difficile. Ma io, detto questo, non piango come tanti altri anzi, faccio i complimenti a Pinto e alla società. Allo stesso tempo spero mi possano aiutare ancora un po’, perché in alcuni ruoli siamo ben coperti ma in altri abbiamo delle mancanze. A me però non piace piangermi addosso come altri, preferisco ridere e scherzare”.

Importante sarà anche l’atteggiamento tattico. “Anche se giochiamo a tre, noi possiamo sempre passare a quattro e cambiare. Certo c’è da lavorare molto per esser bravi a cambiare, ma possiamo farlo. L’Udinese è una squadra fisica, intelligente e come detto prima non ci regalerà nulla, sarà una partita difficile. Celik e Karsdorp sono due bravissimi giocatori, non c’è nessuna gerarchia tra loro due. Sono dello stesso ruolo ma con particolarità e qualità differenti. Mi piace molto il fatto che posso alternarli”.

Il primato in classifica neppure lo sfiora. “Non ha valore essere primi ora, abbiamo giocato solo poche partite e poi molto è dipeso dal calendario delle partite affrontate. E’ troppo presto, non guardo alla classifica ma solo noi. Dobbiamo cercare di vincere sempre, senza guardare al nome dell’avversario e pensare partita per partita”.

Adesso inizia il periodo più difficile che porta a giocare una partita ogni quattro giorni. “Molto difficile. Abbiamo poco tempo per allenarci. Per fortuna da più di 20 anni io gioco in queste condizioni, nelle coppe europee. Se hai più giocatori all’interno dello stesso ruolo è più facile, altrimenti è difficile. Ma per noi è uno stimolo. L’Atalanta per esempio non ha le coppe, ma sono sicuro che Gasperini preferirebbe giocare in Europa”.

L’ultima la riserva all’addio al tennis di Serena Williams: “Sportive come Serena sono eterni, la storia di una dimensione eterna. Di generazione in generazione non si dimentica. Quello che ha fatto in campo è indimenticabile. Anche per quello che ha fatto fuori, per me, è eterna.”.