C’è Lazio-Inter. Inzaghi: “Spero Immobile si riposi”

Nella foto: Simone Inzaghi (foto Matteo Papini/Image Sport)

Simone Inzaghi ritorna sul luogo… del delitto, l’Olimpico laziale che è stato suo per tantissimi anni, da calciatore prima e da allenatore poi. Domani c’è Lazio-Inter, una partita che per il tecnico nerazzurro avrà sempre un sapore diverso. “Affrontiamo una squadra forte che quest’anno si è migliorata nell’organico, ha mantenuto tutti i più forti e sappiamo che dovremo fare una gara di carattere. Toveremo una squadra preparata, uno stadio importante con tanta gente, dovremo fare una partita attenta”.

Da tenere a bada Ciro Immobile che ha già lanciato il guanto di sfida (da qando Inzaghi è a Milano è più bello sfidare l’Inter). “Mi lega un grande affetto a Ciro, ha fatto stagioni importanti con me, l’ha rifatto l’anno scorso con Sarri, so che è una partita particolare per tutti, ci teniamo tutti particolarmente, gli auguro di segnare sempre ma che si riposi contro di noi”.

Inzaghi conta molto su Romelu Lukaku, anche ancora non è al top. “Penso abbia fatto bene le prime due gare, il discorso non è solo rivolto a lui ma a tutta la squadra. La nostra condizione sta migliorando, abbiamo dei giocatori con fisicità importante, sapevamo che con la preparazione avevamo bisogno di partite importanti, abbiamo iniziato bene e vogliamo proseguire cercando di migliorare tutti i giocatori, Lukaku compreso, cercando di recuperare giocatori come Mkhitaryan. Avremo tante partite ravvicinate, 19 con una sola sosta, bisognerà cercare di avere tutti a disposizione. Domani partono tutti tranne appunto Mkhitaryan”.

E’ il primo scontro diretto della stagione, Inzaghi lo sa. “Sappiamo quanto sono importanti, fino all’anno scorso a parità di punteggio sarebbero stati determinanti. Però già in queste due prime partite abbiamo visto come in Italia nessun avversario sia scontato, squadre importanti hanno perso qualche punto e quindi tutti gli scontri hanno grande importanza”.

Qual è il suo rapporto con Sarri?
“Sono partite sempre difficili da affrontare, personalmente l’ho fatto quando era a Napoli, quando era alla Juve, ora alla Lazio. È un allenatore che dà un’impronta alle proprie squadre, poi abbiamo visto che ogni partita ha una storia a sé. L’anno scorso le due gare sono andate diversamente tra andata e ritorno”.

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