Nations League, domani Inghilterra-Italia. Mancini: “Puntiamo sui giovani. Vogliamo vincere il mondiale 2026”

Nella foto: il Ct Roberto Mancini

Massimo Ciccognani

WOLVERHAMPTON L’Italia domani sera alle 20.45, è attesa al Molineux Stadium di Wolverhampton per affrontare l’Inghilterra nella terza partita di Nations League. Undici mesi dopo il successo di Wembley contro gli inglesi, Mancini ritrova i bianchi di Southgate, ovviamente a caccia di rivincite dopo il flop dell’11 luglio. “Sarà una partita dura – esordisce il ct azzurro in conferenza stampa – come tutte le gare che si giocano contro l’Inghilterra. Non abbiamo ancora deciso chi giocherà, vedremo dopo l’allenamento di stasera. Vale per Gnonto e gli altri, soprattutto per quelli che hanno giocato due gare di seguito. Potessimo riuscire a non stravolgere tutto sarebbe meglio. Ma faccio un esempio: Cristante ha giocato due gare in quattro giorni e ce n’è un’altra tra tre giorni. Lì non abbiamo troppe scelte, abbiamo lui, Esposito e forse Locatelli. Scamacca? E’ pronto, dovesse essere lui il centravanti. Cancellieri? E’ giovane, ha solo bisogno di giocare perché è un calciatore di qualità. Balotelli? Pensavo che la domanda fosse il ripescaggio… Io voglio bene a Mario davvero tanto e se in questi anni avesse fatto ciò che era capace di fare sarebbe anche tornato. Forse avrei potuto pensarci per la gara di novembre con la Svizzera, quando c’erano 10-12 infortunati. Però… Nel calcio tutto può accadere ma noi dobbiamo puntare sui giovani, all’Europeo e al Mondiale del 2026 che proveremo a vincere”.

Gli inglesi ci aspettano, con il bomber Kane che ha indicato gli azzurri tra i favoriti al mondiale. Errore oppure… “Sì, credo si sia sbagliato. Penso…Se gli possiamo dire che l’Inghilterra è tra le favorite? Inghilterra, Germania e Spagna… ce ne sono 4 o 5 che sono forti”. 

Una bella Italia dopo la Finalissima, magari il pensiero è il nuovo ciclo poteva essere anticipato. “Era una cosa impossibile da fare. Noi abbiamo vinto l’Europeo ed esattamente dopo un mese e mezzo abbiamo iniziato a giocare. Quella era la squadra che aveva anche iniziato le qualificazioni Mondiali e a parte Chiellini e Bonucci sono tutti ragazzi sotto i 30 anni. Palermo? Abbiamo tirato 40 volte… Purtroppo è così, è inutile tornarci sopra. Non c’era tempo e nemmeno una logica. Non è che avevamo in campo giocatori con più di 32-33 anni, erano tutti giocatori di 27-28 anni”.

Ovvio che per gli inglesi sarà la chiamata della rivincita. “Potrebbe anche essere, ma è una gara diversa da una finale. Poi si gioca qui, dove solitamente non gioca la Nazionale, e inoltre a porte chiuse. Sarà un’altra cosa. Io non ricordo sinceramente cosa accadde a Wembley. Il calcio è certamente più bello con i tifosi”.

A settembre il ritorno a San Siro col dubbio se gli eroi di Wembley saranno ancora nella testa del ct.
“Adesso vediamo come si evolve la situazione, se dovessi arrivare a San Siro che siamo primi e secondi e ci giochiamo la qualificazione qualcuno rientra anche prima, ma molti di loro ci torneranno molto utili anche per le qualificazioni europee. Loro possono aiutare questi ragazzi: vediamo come va. Rischiamo anche di fare qualche sconfitta, ci può anche stare. Vedremo a settembre come sarà, ma questi ragazzi qui con un po’ di quelli dell’Europeo secondo me fanno una bella squadra”.

I giovani ieri lo hanno tutti ringraziato. “Sono con noi da 20 giorni e vorremmo farli debuttare tutti, se ce ne sarà la possibilità”.  Infine, prima di chiudere, una nota personale del Ct. “Volevo fare un in bocca al lupo a Gattuso, perché attorno a lui si stava creando una situazione assolutamente ridicola. Riparte dal Valencia e sono convinto farà grandi cose. Non c’entra nulla ma volevo dirlo”.

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