Massimo Ciccognani
LONDRA L’Italia torna sul luogo del delitto, la vittoria dell’11 luglio scorso, il titolo europeo conquistato contro l’Inghilterra. Mancini non ha dubbi: “E’ un grande piacere essere qui. Nemmeno 12 mesi fa eravamo qui a festeggiare e per questo motivo c’è anche un po’ di emozione”.
Ma i ricordi, belli, non riescono a mitigare il magone per la mancata qualificazione al mondiale. “Mica tanto. E’ bello giocare questa partita, Italia-Argentina è una classica del calcio mondiale e sarà il tributo anche a tanti giocatori. Sarà sicuramente una bella partita e una grande emozione. Penso che possiamo dare spettacolo anche domani anche se ci mancano diversi giocatori. Avrei voluto avere tutti i ragazzi qui, se lo meritavano. Ci aspetta una bella partita. Ci dispiace non avere Chiesa, Immobile, Berardi e Verratti. Ma chi andrà in campo disputerà un’ottima partita: l’Argentina è forte ma lo siamo anche noi”.
Ancelotti che vince la Champions con il Real, sicuramente fa pensare. “Io penso che se una squadra è forte e ha l’iniziativa ha più possibilità di vincere. Nel calcio si vince in tutti i modi e questa è anche la bellezza del calcio, però se una squadra ha in mano il pallino del gioco ha più possibilità di vincere”.
Ora spazio al futuro. “Quella di domani sarà la gara che concluderà un ciclo. Non vuole dire che andranno via 15-20 giocatori, ma da mercoledì inseriremo dei giovani per capire quanto valgono e se potremo contare su di loro per il futuro. Intanto devo continuare a scegliere i giocatori sempre con un criterio logico, poi servirà coraggio perché sarà un gruppo più giovane che andrà supportato in modo diverso. Anche questa sarà una cosa bella da fare”.
Domani l’Italia avrà di fronte Messi, ma anche la partita di Maradona. “Io ho avuto la fortuna di giocarci tanti anni contro ed è stato un grande onore per noi italiani e per i napoletani in particolare. Sarà molto emozionante, che Diego non sia qui con noi è un grande dispiacere e sarà bello ricordarlo domani. Sull’Argentina, è una grande nazionale e non sarà semplice giocarci contro. Aguero? “L’ho preso al City dieci anni fa e lo conosco molto bene, è un dispiacere il fatto che lui abbia dovuto smettere di giocare così giovane e spero possa avere un grande futuro”.
Davanti, out Immobile, tocca a Belotti. “L’ho visto sereno, tutti i ragazzi sono sereni. Giocherà lui perché era il secondo attaccante dell’Europeo, spero possa disputare una buona gara e non credo che il fatto di trovarsi a scadenza di contratto lo condizionerà”.
Sul futuro c’è da aspettarsi anche un aiuto concreto dal sistema calcio nazionale per dare una mano al calcio azzurro. “Stiamo cercando di lavorare per il futuro, per migliorare. Se i club fanno o non fanno giocare i giovani non posso deciderlo io. Noi cercheremo di avere più conoscenza dei giovani e vogliamo fare le cose per bene, ma non possiamo certo pregare nessuno se non lo vogliono fare. Siamo riusciti a vincere comunque un Europeo, nonostante mille difficoltà”.