Missione compiuta, Roma in Europa League: 3-0 al Torino

Nella foto: Tammy Abraham festeggiato dai compagni (foto Daniele Buffa/Image Sport)

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Il primo obiettivo, la Roma lo ha centrato. La matematica dice che i giallorossi sono in Europa League. Missione compiuta. Battuto il Torino a domicilio al termine di una partita giocata meglio e con più convinzione dai giallorossi che voleva arrivare a Tirana con in mano già le chiavi della prossima Europa League. Detto e fatto. Decidono due gol di Tammy Abraham e un personale di Pellegrini per il 3-0 finale che l’Europa League alla Roma che adesso potrà concentrarsi sulla finale di Tirana.

LE SCELTE

La partita di Tirana è vicina cinque giorni, ma Mourinho non può permettersi di lasciare punti per strada. La Roma di Torino è leggermente modificata rispetto a quella che andrà a giocarsi la Conference. Non c’è Mkhitaryan infortunato e in dubbio anche per Tirana. A riposo Smalling, Karsdorp e Zaniolo, oltre a Cristante che Mourinho vuole avere al meglio a Tirana. Gioca titolare Spinazzola che Mourinho confermato sulla fascia destra, davanti, c’è Shomurodov accanto ad Abraham. Nel Toro Brekalo c’è. Titolare dal primo minuto anche il Gallo Belotti che ancora non ha sciolto le riserve sul suo futuro. Granata in campo con il 4-3-3. Tra i pali Berisha, quindi Aina, Zima, Rodriguez e Ansaldi dietro. Lukic, Ricci e Pobega in mezzo, Praet, Brekalo accanto a Belotti. Giallorossi con il 3-4-1-2, con Rui Patricio guardiano dei pali, Mancini, Kumbulla e Ibanez dietro. Spinazzola e Zalewski sugli esterni, Veretout e Oliveira in mezzo, con Pellegrini rifinitore alle spalle di Abraham e Shomurodov.  Arbitra Irrati di Pistoia.

ABRAHAM BUSSA DUE VOLTE Fa caldo e i ritmi non sono altissimi, con Toro e Roma che si affrontano a viso aperto, senza tatticismi in una gara equilibrata in avvio. La Roma è attenta, il Toro un po’ meno. Da una ingenuità di Brekalo, nasce il vantaggio romanista. Appoggio sbagliato su Aima che innesca Pellegrini che in profondità lancia subito Abraham. L’inglese fa una cosa fantastica, si gira bene in area, mandando al bar il suo angelo custode e batte con un destro imparabile. Il raddoppio nasce al tramonto della prima frazione. Rodriguez nel tentativo di servire Berisha, Innesca invece Abraham che viene steso dal portiere granata in disperata uscita. Rigore che lo stesso inglese trasforma con estrema freddezza: 2-0 Roma all’intervallo, e partita in ghiaccio.

LA CHIUDE PELLEGRINI

Parte meglio il Toro in avvio di ripresa, con la Roma attenta a conservare il doppio vantaggio e limitare lo spreco di energie. Shomurodov ha però la palla del 3-0, ma è bravo Buongiorno a chiudergli lo spazio di battuta. E allora, ecco il Toro, con una giocata di Ricci per Pobega che incrocia di sinistro, salva tutto Rui Patricio. Aumenta il pressing la squadra di Juric che vuole riaprirla. Belotti manda fuori, di molto, di testa, mentre Mourinho decide di cambiare qualcosa. Fuori Zalewski e Oliveira, dentro Cristante e Karsdorp con mezz’ora ancora da giocare. Veretout d’anticipo frecupera un bel pallone, gran destro, Berisha si salva in angolo. Pellegri rileva Belotti che esce dal campo con l’ovazione del “Grande Torino”. Altro cambio per Mourinho, dentro Zaniolo per Shomurodov. E proprio il neo entrato si procura il secondo rigore di giornata: si fa largo in area, Buongiorno lo cintura e Irrati non ha esitazione ad indicare il dischetto. Fredda la trasformazione di Pellegrini: 3-0 e partita chiusa a poco più di dodici dalla fine. Dentro Viña per Spinazzola ed El Shaarawy per Pellegrini. Proprio sul Farone si immola Berisha evitando il 4-0. E nulla più fino alla fine. Cala il sipario, vince la Roma e conquista quello che era il suo obiettivo, il diritto a partecipare alla prossima Europa League direttamente dal campionato senza passare per la finale di Tirana, lasciando ad Atalanta e Fiorentina solo l’ultimo piazzamento in Conference League. Ritorno subito in nottata per la Roma a Trigoria. Domani scarico e poi testa ed energie sulla finale di Conference League. Il primo obiettivo è stato centrato. Adesso serve la ciliegina sulla torta. Tra gli applausi l’ultima del Toro per una stagione di grandi soddisfazioni. Con Juric la squadra è cresciuta tantissimo. I tifosi granata hanno apprezzato. E applaudito.

Yorois
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