Champions. Delirio Real, è finale: steso in rimonta il City (3-1)

Nella foto: l'esultanza dei giocatori del Madrid - CREDITS UEFA (Photo by Alex Caparros - UEFA/UEFA via Getty Images )

Massimo Ciccognani

MADRID Il Real è come il suo “gatto” Ancelotti, ha sette vite. Dall’inferno al paradiso in un battito di ciglia. Ed è l’impresa più bella del calcio spagnolo, di una squadra che Carletto da Reggiolo ha rivitalizzato, l’ha portata a vincere la Liha con quattro gare di anticipo, e stasera prendersi la finale di Champions. “Otra noche de sueno por reyes d’europa”. A sette dalla fine, il Madrid era fuori dopo il gol di Mahrez. Il neoentrato Rodrygo fa due gol in pieno recupero e manda la partita ai supplementari. E qui, la decide il re di coppe, Karim Benzema con il gol che vale l’ennesima finale per la squadra più titolata d’europa. E il 28 maggio a Parigi, sarà Real Madrid-Liverpool. Canta il Bernabeu, “como no te voy a querer”. Già, perché questo Real è solo d’amare.

Le scelte di Ancelotti e Guardiola

Il tecnico del Madrid rinuncia ad Alaba, al suo posto c’è Nacho, mentre Valverde vince il ballottaggio con Rodrygo in fase offensiva. Real in campo schierato con il 4-3-3: Courtois tra i pali, Carvajal, Militao, Nacho e Mendy nei quattro dietro. In mezzo Modric, Casemiro e Kroos, mentre Valverde, Benzema e Vinicius formano il tridente offensivo. Guardiola lascia fuori Zinchenko e al suo posto inserisce Cancelo a sinistra, con Walker dalla parte opposta. Davanti Gabriel Jesus centrale con Mahrez e Foden. Speculare l’atteggiamento degli inglesi (4-3-3), con Ederson tra i pali, Walker, Ruben Dias, Laporte e Cancelo dietro, in mezzo De Bruyne, Rodri e Bernardo Silva. Tridente con Mahrez, Gabriel Jesus e Foden. Arbitra Daniele Orsato. Abbraccio significativo tra Ancelotti e Guardiola prima del via.

Real e City non si fanno male

Vista l’andata, ti aspettavi qualcosa di più, ed invece Real Madrid e Manchester City nel corso della prima frazione non si fanno male. Partita bloccata dalle alchimie di centrocampo. Il Madrid deve recuperare il gol di svantaggio maturato a Manchester, ma lo fa con calma, facendo girare palla, senza mai offrire agli avversari il destro per offendere. Primo tempo con qualche occasione che però si conta sulla punta delle dita. Impreciso Benzema in un paio di circostanze, più tonico invece il City. Si gioca in una bolgia e il ritmo è subito alto perché il Madrid vuole provare subito a pareggiare il conto. Carvajal innesca Benzema, solo, ma il colpo di testa non è dei più felici. Rapidi i capovolgimenti di fronte, Modric e Laporte prendono il giallo per un incontro “ravvicinato”. Il Real continua a pressare e va ancora al tiro con Benzema, non fortunato. Il Manchester City, dopo la sfuriata iniziale dei blancos, prende ad uscire dal proprio guscio. Ci prova De Bruyne, Courtois c’è. Spinge di più il Real che ovviamente deve trovare il gol, occasione per Vinicius che vince un paio di rimpalli, ma al momento della conclusione spedisce alto. Poi tocca a Bernardo Silva impensierire Courtois. Il ritmo cala e si gioca su un sostanziale equilibrio, con il Real che preferisce gestire per evitare pericolosi controgioco degli inglesi. Zero a zero all’intervallo.

Il Real spreca, il City la sblocca

Parte forte il Real in avvio di ripresa. E subito al calcio d’inizio, ecco la ghiotta palla gol, con Carvajal che pesca tutto solo in area Vinicius che deve solo spingere il pallone in rete, ma il brasiliano manda clamorosamente fuori da due passi. Ancora Vinicius incespica sul pallone dopo un invito di Casemiro, ma il Real spinge, mentre il City prova a congelare il gioco e rallentare il ritmo del Madrid. Ancelotti cambia, fuori Kroos, dentro Rodrygo per alimentare la spinta offensiva. Contatto Walker-Vinicius, c’è la spinta dell’inglese, ma Orsato fa cenno di proseguire. Doppio cambio per Guardiola: dentro Gundogan al posto di De Bruyne, e Zinchenko per Walker. E dal nulla esce il vantaggio del City con Mahrez. Il neo entrato Gundogan apre per Bernardo Silva che porta palla e allarga per l’algerino che la infila sul primo palo: 1-0 City, Real con un piede fuori dalla Champions.

Il Real la ribalta in un minuto: si va ai supplementari

Ancelotti gioca la carta Asensio e Camavinga, al posto di Modric e Casemiro a quindici dalla fine più recupero. Adesso al Real servirebbero due gol per andare ai supplementari, ma il tempo stringe, meno di dieci alla fine. Ma non è serata per il Real, Benzema si gira bene, chiude lo specchio Ederson, ma era offside. Il Real prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo, attacca a testa bassa senza soluzione di continuità, ma in mezzo non c’è più filtro, anche perché c’è poco da difendere e prende due contropiedi micidiali, salvati in extremis dalla retroguardia madridista, con Mendy che respinge sulla linea una conclusione di Grealish. Ma il Real non muore mai, non molla. Benzema, gran controllo, Rodrygo anticipa tutti e fa 1-1. Sei di recupero, da vivere col cuore in gola. Passa un minuto e Rodrygo si ripete. centro di Carvajal, perfetto lo stacco e palla in rete: 2-1. E adesso squadre in partità. Ultimi quattro minuti all’arma bianca. Finisce 2-1, dopo il 3-4 City dell’andata. Si va ai supplementari.

Decide Benzema

Ci prova subito Benzema dopo l’invasore solitario subito bloccato. Ottimo la risposta di Ederson. Il Real spinge, Rodrygo mette in mezzo, Ruben Diaz stende Benzema. Rigore. Calcia il francese, freddo, glaciale, palla da una parte, portiere dall’altra: 3-1 Madrid dopo quattro minuti del primo over time, e adesso la qualificazione cambia padrone. Dentro Sterling nel City al posto di Rodri, mentre Ancelotti richiama Benzema, dentro Ceballos ristabilendo gli equilibri di centrocampo. Secondo overtime e ancora quindici minuti, le speranze del City di riprenderla, la voglia del Madrid di arrivare al traguardo. Dentro Lucas Vazquez e Vallejo nel Real per Vinicius e l’infortunato Militao. Il cronometro dice sette alla fine. City d’assalto nei concitati tre minuti di recupero. Ma il Real non molla un centimetro, non soffre, tiene palla e al triplice fischio di Daniele Orsato esplode il boato liberatorio del Bernabeu. Il Real è in finale dove il 28 maggio a Parigi troverà il Liverpool, lo stesso avversario della finale vinta nel 2018 a Kiev. City passato dal paradiso all’infermo. Ma questa, signori, è la champions.

Nella foto: la festa del Real Madrid. Esulta Karim Benzema – CREDITS UEFA (Photo by Alex Caparros – UEFA/UEFA via Getty Images )
Nella foto: esultano al fischio finale i blancos di Ancelotti – CREDITS UEFA (Photo by Alex Caparros – UEFA/UEFA via Getty Images )
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