Amare senza limiti

Salvatore Savino*

Oggi non è un venerdì qualunque. Oggi è Venerdì Santo, e vorrei cominciare il nostro incontro settimanale mettendoci idealmente tutti ai piedi della Croce, per ricordare chi ha insegnato che l’amore è la cosa più importante che c’è, e attendere fiduciosi la Resurrezione.

Torniamo adesso a parlare del nostro argomento principe, e vedrete che oggi non è un aggettivo casuale…

La quarta delle dieci finali che il Napoli deve affrontare , quella con la Fiorentina, purtroppo è finita con una sconfitta, dovuta ad una ottima impostazione tattica di Italiano ( nulla di eclatante, difesa, occupazione degli spazi e ripartenze, ma fatte molto bene ), ma anche a degli errori macroscopici di qualche nostro calciatore, vero Fabian e Lozano?

Al triplice fischio, ancora una volta, la ressa sulla porta del carro azzurro : “è finita, non hanno gli attributi, Spalletti sbaglia tutto, Adl doveva comprare almeno Messi e Mbappe’…ecc ecc.”

E ancora una volta prima della partita cori, canti, bandiere. Dopo, fischi e pernacchi. Non si fa il tifo così a mio modo di vedere, si ama e si crede di poter vincere fino a quando la matematica non dice di non poter credere più , e forse anche oltre…

Ci aspetta la quinta finale, con la Roma reduce da un trionfale quarto di finale europeo. Che volete fare? 

Siamo secondi a due punti dalla prima, noi vogliamo crederci, provarci fino all’ultimo, ma rispettiamo chi non la pensa come noi, solo che deve scendere dal carro una volta per tutte. Non si può stare sopra quando si vince e levare la salute quando le cose non vanno bene, e su questo bisogna essere chiari, limpidi, perché…

“Ogni limite ha una pazienza !” e io già…”sono un minorenne anziano”, quindi mi emoziono, mi commuovo, e voglio ancora sognare, credere di vincere lo scudetto, per rendere felice un popolo, facendogli dimenticare per un po’ le ataviche sofferenze, perché…

” vi sono momentini minuscoli di felicità , e sono quelli durante i quali si dimenticano le cose brutte. La felicità, signorina mia, è fatta di attimi di dimenticanza…”

Io voglio crederci, voglio tifare per il Napoli anche a costo di sembrare un illuso, perché 

” io sono parte… nopeo e parte… napoletano “.

La storia parla per me, sono nato e vivo in una città che è una culla mondiale della cultura, patria di Giambattista Vico e Benedetto Croce, ma è anche una città nella quale persino chi non ha avuto la fortuna di studiare può essere felice, grazie all’amore…

” Stu core analfabeta, tu ‘ll’ e purtato ‘a scola, e s’è ‘mparato a scrivere, s’è ‘mparato a leggere, sultanto ‘na parola… ammore…e niente cchiu'”

A volte , a chi non riesce a comprendere come sia possibile amare la propria squadra, la propria città, in maniera così intensa, carnale, vorrei rispondere…

” lei è un cretino. Si informi, si specchi, si convinca ! “

Sono innamorato del Napoli, sì, e ne vado fiero. Sogno che la mia squadra mi regali questa gioia, mi rimetta il tricolore sul petto. Se non dovesse riuscirci, mi arrabbiero’, gridero’, piangero’, come qualsiasi innamorato deluso, ma poi tornerò a ripensare a lei, più innamorato di prima, perché…

” …tu si’ ‘a cchiu’ bella femmena…te voglio bene e t’odio…Nun te pozzo scurda’…”

55 anni senza il Principe Totò…

Non si può festeggiare la Resurrezione del Signore mentre uomini, donne, bambini, muoiono sotto le bombe di una guerra , come tutte le guerre, stupida ed inutile. BASTA!

Buona Pasqua a tutti e…

Forza Napoli Sempre

*Scrittore, tifoso del Napoli

error: Il contenuto è protetto !!
P