Mancini amaro: “Difficile dire qualcosa in questo momento”

Nella foto: il ct Roberto Mancini (FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Massimo Ciccognani

PALERMO La rabbia e l’amarezza dopo la seconda triste eliminazione dell’Italia dalla fase finale del Mondiale. Dopo Russia 2018, l’Italia salta anche Qatar2022. Una maledizione che si è materializzana nei 90 e passa minuti del “Barbera”, sbattuti fuori dalla Macedonia del Nord, cui è bastato un solo tiro in porta al 93esimo per sbattere fuori l’Italia. La rabbia e l’amarezza di Roberto Mancini. “Come questa estate è stata la più bella gioia, ora arriva la più grande delusione. Non è semplice pensare ad altro, mi dispiace molto per i ragazzi: a loro voglio molto più bene stasera che a luglio, il dispiacere è davvero grande per loro. Non se lo meritavano, ma questo è il calcio. Non so nemmeno cosa dire sulla partita: così come contro la Svizzera, dovevamo vincere. Purtroppo quando uno perde deve subire e stare in silenzio”. 

Eppure è stato un dominio totale. E’ mancato solo il gol. E poi, tanta sfortuna. “E’ così, non saprei cosa dire. Non si può commentare una partita dove abbiamo tirato 40 volte contro 1-2 tiri. Poi è arrivato il gol al 90esimo: sono quelle partite che devono andare così. Io però che sono l’allenatore sono il primo responsabile, i ragazzi no: hanno un grande futuro, sono giocatori forti per il futuro della Nazionale. E’ un momento difficile, sarà così nei prossimi giorni”. 

L’Italia si consola con quella vittoria di Wembley che nessuno potrà mai cancellare. “Quella resta la gioia più grande ricevuta. Siamo riusciti a costruire e a vincere meritatamente, non per situazioni. Abbiamo vinto partite su partite per due anni e mezzo: per questo dico che questa Nazionale, nonostante la grande delusione di questo momento, è composta da giocatori bravissimi. Purtroppo saltiamo il Mondiale in Qatar e questo è un grande dispiacere”. 

Mancini si prende tutte le responsabilità. “Sono l’allenatore e nel calcio quando le cose non vanno l’allenatore è il primo responsabile. Soffro per questo. Non credo che i ragazzi meritassero questo… Poi è stata una gara così, ma non sappiamo nemmeno perché siamo arrivati a giocare questi play-off. Contro la Svizzera meritavamo di stravincere, probabilmente doveva andare così”. 

Eppure pesa tanto la decisione di non concedere a Mancini qualche giorno in più per preparare questa partita. Una Nazionale abbandonata da tutti, fermo salire sul carro del vincitore al momento giusto. “Ma ormai da anni va così… Quando ci sono Europei e Mondiali diventa una cosa bella, importante, ma non è da ieri, è da un po’ di tempo. Questo non c’entra nulla, è un mio pensiero ma non c’entra con la sconfitta”. 

Mancini è scosso, voleva il mondiale per andare a vincerlo. Adesso dovrà rivedere i suoi piani. “Devo pensare e rispondere, vediamo nei prossimi giorni… E’ difficile dire qualcosa in questo momento, non saprei cosa dire”. 

Mancini fa autocritica, ma vede un futuro per questa squadra. “A livello di gioco la squadra non meritava di essere ai play-off. Nelle due gare con la Svizzera abbiamo dominato, dovevamo vincere a Basilea e a Roma. A livello di gioco la squadra c’è sempre stata e credo ci sarà anche in futuro: siamo stati un po’ imprecisi in certe situazioni che avrebbero cambiato la partita, ma questo in una gara di calcio accade. Facile ora dire che ci siamo rilassati dopo l’Europeo, ci può anche stare… Ma con la Bulgaria a Firenze è andata quasi come stasera: a volte le cose vanno bene, altre vanno male. Ora c’è poco da dire”. 

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