Torreira basta ai Viola contro un Bologna in 10

Nella foto: l'esultanza di Krzysztof Piatek (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Robert Vignola

Il Bologna sbatte sui pali del primo tempo e sugli errori individuali. A passare è la Fiorentina, che a dispetto di una limpida supremazia territoriale fa una gran fatica a trovare la via del gol.
Cronaca. Passano appena 11 secondi e il pallone si stampa sulla traversa: sfortunato Soriano, che sfrutta un buco di Odriozola ma trova il legno a negargli la prima gioia stagionale. La Viola ci mette un po’ per riprendersi dallo choc ma poi comincia a carburare e al 10′ sfiora il colpaccio in mischia su contropiede orchestrato da Torreira. Dopo una serie di proteste in area, Gonzalez su punizione impegna Skorupski. Poco dopo la svolta: prima Orsolini s’invola, salta Terracciani e centra in pieno il palo a porta vuota; poi Bonifazi, già ammonito, frana su Torreira e Sacchi lo spedisce in doccia. Il Bologna sbanda subito, Skorupski ribatte sul piede di un avversario, poi rimedia respingendo e Bonaventura spedisce fuori da buona posizione.
Mihajlovic raggiunge quindi indenne l’intervallo e lascia gli stessi dieci in campo, anche la Fiorentina riparte dallo stesso punto: Bonaventura ci riprova dal limite, traversa sfiorata. C’è un palo anche per la Fiorentina: bella e iellata la conclusione di Torreira, che si stampa sui montante alla sinistra di Skorupski e nella sua corsa sfiora pure quello di destra. Primi cambi, Barrow e Binks fanno ingresso per Orsolini e Soriano. Italiano manda Cabral e Ikone in campo per Sottil e Piatek, mentre perde Bonaventura per infortunio muscolare (entra Duncan). La Viola ha soprattutto con Nico Gonzalez il colpo del ko in canna, ma De Silvestri chiude provvidenzialmente. Ci pensa così una goffa uscita a vuoto di Skorupski al 70′ a togliere le castagne dal fuoco ai viola: l’ultimo tocco è di Torreira ma il (de)merito è tutto del portiere polacco. Terzic e Venuti sostituiscono Odriozola e Biraghi per un quarto d’ora finale nel quale Mihajlovic si gioca le carte Sansone, Dijks e Aebischer per Medel, De Silvestri e Svanberg. Finale rovente ma le possibili occasioni del pari restano sul piede di Sansone.